Si tratta del prodotto alimentare che è alla base di tutte le diete, ma non è salutare come ti hanno fatto sempre credere.
Se ne fa un consumo smodato, nella convinzione che sia sano e magrissimo. Purtroppo però la verità è un’altra e, dopo tante ricerche, è venuta a galla. Gli esami biologici hanno dato risultati inaspettati, anche sui marchi più noti, quelli che troviamo in genere nei grandi supermercati. Scopriamo qual è l’alimento in questione e come e quanto è meglio mangiarne.
Nelle diete non manca mai, ma al di là delle credenze e di luoghi comuni, si tratta, in parecchi casi, di un cibo pieno di grassi e di sostanze che con un approccio alimentare healty hanno ben poco a che fare. Ecco qual è il cibo che faresti meglio a limitare: impara a scegliere bene cosa portare in tavola ed evita di consumarlo tutti i giorni. Non è light come sembra!
Diete: questo è l’alimento più consumato e che nasconde più grassi
Esiste un alimento che è consumatissimo in Italia e che, complice l’affermarsi di uno stile di vita sportivo e di un approccio alimentare sempre più orientato al benessere, soprattutto negli ultimi 15 anni è diventato il re delle tavole italiane salutari. Il motivo è che tutti lo considerano light e sano e dunque viene suggerito nella gran parte delle diete, in particolar modo in quelle iperproteiche.
A fronte di un buon rapporto di proteine però, le sostanze che contiene non ne fanno un alimento davvero salutare. Da un’analisi ‘Il Salvagente’, l’associazione “Leader nei Test di laboratorio contro le truffe ai consumatori”, è emerso che alcuni marchi popolari di generi alimentari, di origine animale, commercializzano un prodotto ricco di grassi. Questo prodotto è proprio lo stesso che sta alla base della maggioranza delle diete: si tratta del pollo.
Dall’indagine Aia ed Esselunga sono risultati i peggiori della lista. Sui 18 campioni di pollo provenienti da brand alimentari famosi e molto diffusi che sono stati analizzati, è stato rilevato un livello di grassi che supera di ben 3 volte gli standard stabiliti dall’Istituto di Ricerca Alimentare e Ambientale. Il motivo è che, purtroppo i polli vengono trattati in allevamenti intensivi e questo crea una carne grassa e poco salutare. Per imparare a scegliere del pollo davvero magro, bisogna guardare bene la etichetta nutrizionale.
Occorre tener conto dei valori espressi nella tabella riportata sulla confezione, stando attenti alla quantità di grasso su 100 grammi. L’Istituto di Ricerca Alimentare e Ambientale suggerisce un quantitativo di 0,8 grammi per ogni etto di pollo come quantità massima tollerabile. Un altro suggerimento utile per scegliere il pollo è evitare quello in cui sono visibili delle striature bianche, indice di scarsa qualità e di carne grassa.