Problemi su problemi per Microsoft che deve fare i conti con i server praticamente in tilt: i motivi dell’attacco.
Lo scossone in casa Microsoft c’è stato e questo non fa altro che aumentare le polemiche. Un nuovo attacco DDoS ha provocato problemi nei server, con tanto di dirette conseguenze sull’operato. I sistemi sono andati in tilt, risolvere la questione non è così semplice. Bisogna fare i conti con una situazione a dir poco inaspettata, ora però serve un cambio di passo deciso e anche netto.
L’azienda spera di affrontare a stretto giro i problemi che hanno provocato anche l’interruzione dei servizi cloud, senza dimenticare le richieste di supporto da parte degli utenti. I problemi legati al disservizio sono stati evidenti, tant’è che è stata messa in atto una procedura d’urgenza inevitabile. I dettagli sono sempre più chiari, i risvolti iniziano ad emergere.
Microsoft, cosa sta succedendo: la novità sui server
Microsoft ha subito gravi disservizi in diverse zone del mondo. I maggiori problemi sono stati riscontrati su diversi servizi fra cui figurano App Services, IoT Central, Log Search Alerts e Policy. In tilt il portale Azure e anche alcuni servizi di Microsoft 365 e Purview. Secondo gli esperti i problemi dovrebbero essersi conclusi, ma diversi utenti lamentano ancora diversi disservizi, seppur di minore entità .
L’interruzione dei servizi ha provocato conseguenze nei settori che erogano servizi idrici, così come all’interno di banche e tribunali. A riportare la notizia è stata la BBC che ha fornito i dettagli sulla vicenda. Ora sono emersi i primi elementi relativi alle cause che hanno provocato il blocco: si tratta di un attacco DDoS lanciato proprio contro Microsoft. Ad aggravare la situazione ci ha pensato anche un bug che non ha fatto altro che amplificare la forza dell’attacco informatico.
Microsoft ha intanto ribadito di volerci vedere chiaro e di procedere entro massimo 72 ore con una revisione sull’incidente avvenuto. Durante le prossime due settimane, invece, dovrebbe fornire maggiori dettagli in merito. Ancora sconosciuti i motivi e anche i responsabili dell’attacco, probabilmente diversi gruppi di hacker potrebbero rivendicarne la paternità per accrescere il proprio nome e la notorietà all’interno degli ambienti informatici. Sta di fatto che il colpo non è passato in sordina, anzi, senza dimenticare le conseguenze provocate agli utenti.