Annunci pericolosi e truffa dietro l’angolo, gli utenti social rischiano tantissimo su Facebook: come agiscono i negozi truffaldini.
La situazione è sempre più complicata e adesso per molti è giunto il momento di spiegare cosa stia accadendo nel mondo dei social network. Proprio su Facebook è stata infatti scoperta una vera e propria truffa che ha come protagonisti centinaia di negozi fraudolenti. Annunci pubblicitari ingannevoli con il chiaro intento di rubare dati personali e anche di natura finanziaria.
Conoscere in questi casi è fondamentale, specialmente alla luce degli ultimi risvolti sulla vicenda. Si tratta di modalità che allettano l’utente, ma il chiaro intento dei malfattori rischia di provocare gravi conseguenze. Il modus operandi è ormai conosciuto, non resta che scoprire i risultati relativi alla scoperta dell’operazione fraudolenta messa in piedi sui social.
Una società di sicurezza ha scoperto una rete di oltre 600 negozi falsi online. Sfruttare gli annunci pubblicitari su Facebook, così da attirare le vittime, con il solo intento di rubare dati sensibili (fra questi quelli bancari). Tutto sarebbe iniziato con la campagna dei ricercatori di Recorded Future che hanno individuato lo scorso 17 aprile una rete di 608 e-commerce fasulli. E proprio dal dominio eriakos.com che ha preso piedi la distribuzione dei siti fraudolenti.
La campagna sarebbe per gli esperti di natura cinese, cosa suggerita dai domini e dai fornitori dei servizi di pagamento utilizzati dai malfattori online. La campagna “Eriakos” era quella di promuovere brand famosi e relativi prodotti a prezzi esageratamente vantaggiosi. Sfruttare centinaia di annunci pubblicitari su Facebook per scovare gli utenti creduloni e pronti a “cedere”. Per non farsi scoprire avevano messo in piedi la rete con centinaia di annunci, così da non essere facilmente individuabili.
Ma non è tutto perché per aumentare la credibilità, infatti, i truffatori hanno dato spazio ad una rete di false recensioni. La promozione di prodotti a prezzi vantaggiosi, con tanto di periodo di tempo limitato, aveva il solo scopo di indurre gli/le utenti a fare gli acquisti e anche in fretta. Sta di fatto che Eriakos continua a produrre annunci pubblicitari, nonostante l’intervento di Facebook.
La minaccia social non è solo di natura personale, ma anche informatica: i dati possono essere utilizzati per frodi oppure finiscono nei meandri del dark web. Il consiglio degli esperti è quello di stare attenti e non essere troppo ingenui. Spingere gli utenti a compiere la scelta in breve tempo è l’obiettivo posto dai malviventi, ma dietro l’angolo c’è una fregatura: diffidare è fondamentale.
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