Quali sono le possibilità per andare ad incrementare l’importo della pensione ricevuta? C’è un metodo ma attenzione agli svantaggi.
Una delle problematiche maggiormente sentite da chi ha raggiunto i requisiti per andare in pensione è legata all’importo del cedolino mensile che si andrà a ricevere. Le variazioni intervenute nell’arco degli ultimi anni in merito alle modalità di calcolo, in particolare il progressivo passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo, hanno infatti comportato in molti casi un decremento degli importi, se confrontati con quelli erogati in passato.
Ed in tanti si stanno iniziando a domandare se vi sia la possibilità di riuscire ad aumentare l’assegno ricevuto per poter vivere in maniera più tranquilla. Del resto con la pensione spesso ed in mancanza di risparmi si deve riuscire a raggiungere la fine del mese e di certo non ci si vuole ritrovare con spese che non sarà possibile saldare ritrovandosi con dei debiti. Ebbene esiste uno strumento che consente di incrementare il trattamento pensionistico, aumentando l’importo dell’assegno mensile.
Quello dell‘aumento della pensione è un’opportunità che non tutti conoscono ma che potrebbe davvero fare la differenza, aggiungendo quel surplus che permetta di vivere senza preoccupazioni e sostenere tutte le spese di primaria necessità nell’arco del mese.
Si tratta, nello specifico, di un meccanismo che consente di effettuare un ricalcolo del trattamento pensionistico andando a tenere conto anche di quei contributi che sono stati versati successivamente al pensionamento.
L’opportunità di cui parliamo è il supplemento pensionistico e riguarda in particolare chi, dopo aver lasciato il lavoro principale, ha comunque continuato a versare contributi per diversi anni. Di fatto dunque i contributi versati dopo il pensionamento verranno valorizzati offrendo la possibilità di veder crescere il valore dell’assegno mensile.
Il ricalcolo peraltro potrebbe comportare un aumento significativo della pensione specialmente per chi ha versato contributi per diversi anni. Non vi sono inoltre particolari requisiti in merito al tipo di lavoro o alla durata dello stesso nel periodo post-pensionamento. È sufficiente che siano stati versati ulteriori contributi.
Bisognerà però, nel periodo compreso tra 2 e 5 anni successivi alla data dalla quale si va in pensione, presentare apposita istanza per richiedere e ottenere il supplemento pensionistico. Il rispetto della finestra temporale è essenziale in quanto non sarà possibile beneficiare in maniera retroattiva di aumenti che non sono stati richiesti entro il tempo limite. Essenziale è dunque valutare con attenzione quale sia il momento giusto per la presentazione della domanda.
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