Bisogna fare molta attenzione al ransomware Magniber. Proprio questo sta tornando a minacciare il web: come funziona e come difendersi.
Il ransomware è un tipo di malware progettato per bloccare l’accesso ai dati o ai sistemi di un computer fino a quando non viene pagato un riscatto. Gli esperti di informatica sanno bene che il suo utilizzo può variare leggermente a seconda del tipo specifico. Questo malware può diffondersi attraverso vari vettori di attacco, tra cui e-mail di phishing, siti web compromessi, software pirata o vulnerabilità nei sistemi operativi e nei programmi.
Una volta che l’utente interagisce con l’elemento infetto, il ransomware viene installato sul computer. Dopo l’infezione, il ransomware inizia a criptare i file sul sistema. Questo significa che i dati vengono trasformati in una forma che non può essere letta senza una chiave di decifratura. I file vengono spesso rinominati con estensioni particolari per segnalarne la cifratura: è importante capire quindi come funziona Magniber e soprattutto come è possibile difendersi.
Il ransomware Magniber, diventato popolare nel 2017, sta tornando a colpire con una nuova e preoccupante ondata di attacchi globali. Questo malware, mirato principalmente verso utenti finali e piccole imprese, ha recentemente intensificato la sua attività. Le richieste di riscatto variano tra i mille ed i 5mila euro. Magniber è il noto successore di Cerber e sin dall’inizio i suoi sviluppatori hanno dimostrato una notevole abilità nell’evolvere le loro tecniche di distribuzione.
Inizialmente Magniber sfruttava vulnerabilità zero-day di Windows e si propagava attraverso falsi aggiornamenti di sistemi operativi e browser. Negli ultimi tempi, il ransomware ha adottato metodi più insidiosi, occultando il suo codice all’interno di software pirata, crack e generatori di chiavi. Magniber si rivolge in particolare a singoli utenti e piccole aziende che sono più propensi a scaricare software illegali e crackati. Questo tipo di software è spesso veicolo per i malware, offrendo un’entrata facile ai cybercriminali.
Di recente numerosi utenti hanno segnalato compromissioni dei loro sistemi a seguito dell’utilizzo di crack o generatori di chiavi infetti da Magniber. Questo ha portato a un aumento delle richieste di aiuto sui forum specializzati. Una volta infettato il sistema, Magniber cripta i file e aggiunge un’estensione casuale di 5-9 caratteri ai nomi dei file cifrati, come .oaxysw o .oymtk. Questo processo rende i file inaccessibili per gli utenti.
Attualmente non esistono strumenti gratuiti per decifrare i file criptati dalle versioni più recenti di Magniber. Per proteggersi da Magniber e altri ransomware simili, è fondamentale adottare alcune misure preventive. Tra queste troviamo sicuramente evitare il download di software pirata. Inoltre un’altra misura preventiva riguarda gli aggiornamenti di sicurezza e i backup regolari del proprio dispositivo. Seguendo queste linee guida, sarai in grado di ridurre il rischio di incappare in questo pericoloso malware.
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