Ottime notizie per i lavoratori: la svolta tanto attesa finalmente è arrivata e molti potranno guadagnare molto di più. Vediamo cosa cambierà.
In Italia il malcontento tra i lavoratori è piuttosto diffuso da anni e per varie ragioni, non da ultima lo stipendio. Nel nostro Paese, infatti, gli stipendi sono tra i più bassi in Europa. Ma finalmente è arrivata la svolta che tutti aspettavamo e molte persone inizieranno a guadagnare molto di più. Vediamo tutto nei dettagli.
Grande svolta per i lavoratori che, finalmente, dopo anni di stenti, inizieranno a percepire stipendi molto più alti. Il nostro Paese, infatti, non brilla certo in quanto a remunerazioni salariali. Gli stipendi italiani sono tra i più bassi in Europa. Basti pensare che, ad oggi, lo stipendio medio si aggira intorno ai 1500 euro al mese.
Decisamente troppo pochi per fare fronte all’attuale costo della vita, specialmente in certe città come Milano, Roma, Firenze, Venezia e molte altre. Ma ecco che la svolta è arrivata: approvata la possibilità di svolgere un secondo lavoro anche se si ha un contratto da dipendenti a tempo indeterminato nella Pubblica Amministrazione.
Da oggi puoi avere un doppio stipendio: ecco come
Doppio lavoro e doppio stipendio: un’opportunità da non lasciarsi sfuggire soprattutto di questi tempi in cui, a causa dell’inflazione, il potere d’acquisto è crollato. Da oggi anche chi lavora nel settore pubblico potrà svolgere una seconda attività ma solo a certe condizioni. Vediamo cosa si può e cosa non si può fare.
Di norma in Italia i dipendenti del settore pubblico non possono svolgere un secondo lavoro, il che è parecchio penalizzante poiché molti non riescono ad arrivare alla fine del mese con un solo stipendio ormai e vorrebbero avere la possibilità di arrotondare svolgendo anche una seconda attività. I lavoratori della Pubblica Amministrazione, spesso, lavorano fino a metà pomeriggio da lunedì a venerdì: di conseguenza avrebbero anche molto tempo a disposizione per dedicarsi ad un secondo lavoro.
Ma la legge lo vieta, tranne in alcuni casi. Infatti i lavoratori del settore pubblico, in alcune situazioni, possono anche svolgere una seconda attività purché, naturalmente, il secondo lavoro non sia in conflitto con il primo e non rubi tempo alla mansione che viene svolta presso la Pubblica Amministrazione. Oltre a questo, per poter svolgere una seconda attività, devono sussistere le seguenti condizioni:
- Le prestazioni devono essere svolte rese esclusivamente presso associazioni di volontariato o cooperative a carattere socio-assistenziale senza scopo di lucro;
- Il lavoratore deve essere assunto nella Pubblica Amministrazione con contratto part time pari o inferiore al 50% rispetto all’orario ordinario;
- La seconda attività non deve superare i 5000 euro l’anno lordi e si tratta di collaborazioni occasionali;
In queste situazioni, previa autorizzazione della Pubblica Amministrazione di appartenenza, un dipendente del settore pubblico può benissimo svolgere una seconda attività.