Il pane si può mangiare a dieta? Sì! Se segui questi consigli non metti peso

Mangiare il pane anche a dieta senza ingrassare è possibile seguendo alcuni consigli: niente rinunce e nessun aumento di peso. 

Il pane è un alimento spesso incriminato perché si pensa sia il responsabile dell’aumento di peso e quindi un acerrimo nemico del dimagrimento. In molte diete dimagranti è assente o ridotto a quantità infinitesimali.

si può mangiare il pane a dieta
Il pane a dieta: è possibile mangiarlo a certe condizioni Ispacnr.it

Ma nei piani alimentari più accurati e studiati da esperti nutrizionisti il pane può rimanere a patto che sia mangiato a determinate condizioni e in un certo modo. Consentire il consumo del pane anche quando si intraprende una dieta per perdere peso è importante.

Questo alimento infatti ha una notevole capacità saziante e interferisce molto con il senso di appagamento, per cui rinunciarvi del tutto può essere una grande fatica e un motivo di frustrazione. Ecco come mangiare il pane, di che tipo e quando per non ingrassare e portare avanti al meglio anche una dieta dimagrante.

Pane e dieta: possono coesistere a certe condizioni

Per non escludere il pane dalla dieta è necessario però puntare ad un certo tipo di pane e non a qualsiasi genere indistintamente. È bene prediligere un pane realizzato con pochi ingredienti tra cui farina, acqua e lievito ed evitare i tipi che hanno un contenuto di zucchero, il quale di conseguenza aumenta inevitabilmente il livello glicemico del prodotto. Una regola fondamentale è preferire il pane integrale perché maggiormente ricco di fibre e con un indice glicemico più basso rispetto a quello prodotto con farina 0 o 00.

 

come mangiare il pane a dieta
Il pane integrale da preferire tra le regole per mangiarlo a dieta Ispacnr.it

Da preferire è anche il pane tostato o quello raffermo. Tagliato in fette e riscaldato sulla piastra o in padella o ancora al forno risulta croccante e appetitoso e presenta un quantitativo minore di amido che è andato via con la tostatura. In questo modo è in grado di nutrire i cosiddetti batteri buoni dell’intestino svolgendo di fatto un’azione antinfiammatoria. Il pane non deve essere mai consumato insieme alla pasta o al riso o a piatti a base di patate.

Sarebbe un surplus di carboidrati. Inoltre è bene accostarlo a grassi buoni come quelli dell’olio d’oliva, meglio se extravergine e a crudo e con le verdure cotte o crude. Queste grazie alle loro fibre ne rallentano l’assorbimento. Non bisogna abbinare il pane alla frutta, cosa abbastanza insolita per noi italiani, ma che può capitare. I carboidrati del pane con gli zuccheri della frutta farebbero alzare la glicemia a livelli elevati. Anche il classico pane con la marmellata sarebbe da evitare. 

Gli zuccheri contenuti nelle confetture infatti, insieme agli amidi del pane fermentano nell’intestino creando irritazioni. Il pane è comunque la scelta migliore rispetto ai suoi sostituti come grissini, gallette, crackers. È più salutare per una maggior presenza di acqua e un minor contenuto di lipidi.

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