È possibile riutilizzare l’olio della frittura: è un’idea per risparmiare notevolmente ed è molto utile. Bisogna ripulirlo, ecco come si fa.
Le fritture sono cibi molto stuzzicanti e che piacciono molto. Per prepararle però, si sa, si fa un gran consumo di olio. Spesso la frittura deve avvenire in olio abbondante e dopo quei pochi minuti che servono per friggere l’olio inevitabilmente si sporca e cambia colore e generalmente va buttato.
È abitudine comune gettare via l’olio fritto dopo la preparazione delle fritture più varie, salate o dolci che siano. Sicuramente sotto il profilo della salute l’olio fritto non è da consumare.
Medici e nutrizionisti sono concordi nell’affermare che l’olio fritto se utilizzato nuovamente così, senza essere ripulito, provoca seri danni a carico del fegato, ma anche di intestino e cervello. È diverso però se viene pulito: in questo caso lo si può utilizzare ancora, ed è di fatto un notevole risparmio.
Il recupero dell’olio fritto costituisce sicuramente un grande risparmio, soprattutto se si considera l’aumento del prezzo dell’olio d’oliva e i continui aumenti di esso che si prevedono nel prossimo futuro.
Se l’olio fritto di per sé è assolutamente da evitare perché molto pericoloso per la salute non è così se viene ripulito. Dopo la frittura l’olio si carica di sostanze come l’acrilammide, i perossidi, acidi grassi trans ed altri composti che diventano altamente tossici e nocivi.
Per una questione di rispamio spesso nei ristoranti o in molto fast food l’olio viene utilizzato nuovamente dopo una frittura, e questo vien fatto senza ripulirlo. La pulitura invece è essenziale per non incorrere in rischi per l’organismo.
Bisogna precisare che solitamente per le fritture si adopera l’olio di semi di arachide o di girasole o tutt’al più di semi misti al posto di quello d’oliva che risulta più pesante e non ha un punto alto di fumo necessario a garantire leggerezza ai cibi.
In base a ciò che si è cucinato l’olio di frittura potrebbe esser riutilizzato fino a 3 volte. Bisogna eliminare i residui. Il metodo per ripulirlo prevede l’uso dell’amido di mais. Si sciolgono 2 cucchiai di amido di mais in acqua e si ottiene un composto non troppo denso.
Lo si versa quindi nell’olio da pulire ancora molto caldo e questo farà un effetto calamita per attirare a sé le sostanze da rimuovere. Se l’olio è molto sporco si deve ripetere questa operazione più volte fino a quando l’olio tornerà visibilmente pulito.
Con questo sistema il risparmio è notevole e non si temono ripercussioni sulla salute, tenendo conto sempre che le fritture devono essere una preparazione occasionale e non piatti frequenti nella propria alimentazione.
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