Se fai questo errore potresti perdere il diritto alla Naspi: non lo devi commettere assolutamente. Ecco a cosa dovresti fare attenzione.
Uno dei sostegni economici più importanti in circolazione è sicuramente la Naspi. Questo diritto sociale è disponibile per coloro che perdono il lavoro, ma solo per motivi che non possono essere controllati da loro. In questo modo, mensilmente, viene erogata una somma a favore dei lavoratori con un rapporto di lavoro subordinato, che hanno perso il loro impiego in maniera involontaria e non voluta.
Di base, possono richiedere la Naspi gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperative, il personale artistico e i dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazione. Il pagamento avviene tra l’8 e il 15 del mese e solo dopo aver inviato la domanda all’Inps, in questo caso. Ovviamente, bisogna essere in stato di disoccupazione ed aver maturato almeno tredici settimane di contributi, altrimenti non si potrà richiedere di base.
Tuttavia, per quanto la Naspi sia una grande possibilità, può essere sospesa o addirittura revocata da parte del lavoratore. Questo perché esistono anche altri requisiti che dovrebbero essere tenuti a mente prima di poter fare domanda. Parliamo di piccole misure che, spesso e volentieri, vengono trascurate poiché non ritenute importanti. E potrebbe essere un problema a lungo andare: non possono essere ignorate.
Di base, sappiamo che la Naspi può essere sospesa se si trova un impiego come dipendente, ma solo se il dipendente ha un contratto di lavoro subordinato con un reddito annuo superiore agli 8.145 euro (e una durata superiore ai sei mesi). In altri casi, invece, non è possibile richiedere la Naspi a prescindere. Parliamo del caso in cui si è dei dipendenti a tempo indeterminato delle pubbliche amministrazioni, tanto per fare un esempio.
Il discorso è uguale per tutti gli operai agricoli a tempo determinato o indeterminato, seguiti dai lavoratori extracomunitari con permesso di soggiorno, dagli impiegati che hanno maturato i requisiti per il pensionamento e dai lavoratori titolari di assegno ordinario di invalidità. Questi sono i casi in cui non è possibile richiederla, in quanto non si soddisfano i requisiti principali per poterne beneficiare. Tenere a mente i requisiti e segnalare eventuali variazioni della propria posizione è fondamentale per evitare ogni tipo di problema futuro per quanto riguarda tale misura.
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