Crescere all’interno della Royal Family non è facile, così come educare dei bambini destinati a essere Principi, ma Kate ha un segreto.
Uno degli aspetti più conosciuti della vita all’interno della Royal Family è senza dubbio la lunghissima serie di regole e di limiti che i suoi membri devono assolutamente rispettare quando si trovano in pubblico per non violare il famoso (o per meglio dire famigerato) protocollo reale.
E se è difficile per gli adulti, che però sono perfettamente consapevoli di avere gli occhi del mondo puntati addosso, per i bambini è quasi impossibile mantenere sempre, costantemente, il comportamento moderato e beneducato che ci si aspetta da loro.
Non stupisce quindi che nel corso degli anni i bambini della Royal Family inglese abbiano dato spettacolo. Assolutamente indimenticabili erano le linguacce del Principe Harry dal balcone di Buckingham Palace, che facevano disperare la povera Diana, così come sono diventati assolutamente iconici i balletti, le smorfie e i capricci del Principe Louis, terzogenito di William e Kate, durante le manifestazioni ufficiali come il Giubileo di Platino della Regina.
Ovviamente ci sono bambini più vivaci di altri e non si può pensare di tenere i più piccoli immobili e buoni per molte ore di seguito, ma nel corso degli anni le madri Royal hanno adottato una serie di strategie per riuscire nel difficilissimo compito di tenere a bada i pargoli reali.
Come ha rivelato l’esperto della famiglia reale Tom Quinn, che ha dedicato un intero libro alla crescita dei bambini all’interno della famiglia reale britannica, Kate ha sviluppato una frase segreta che utilizza per comunicare con i suoi figli quando si comportano male.
Si tratta di un codice tra madre e figli che ormai i bambini comprendono benissimo, tanto che Kate è stata vista utilizzare la frase in questione in diverse occasioni, e sempre con efficacia.
Quando i bambini si comportano male e non ascoltano le raccomandazioni della madre, Kate dice semplicemente loro, con voce ferma: “Prendiamoci una pausa”, e li porta via. Appartandosi con i bambini, quando è possibile, Kate dà loro il tempo di calmarsi e spiega perché si stanno comportando male. Quando questo non è possibile, anche sentire quella semplice frase indica ai bambini che è il momento di smetterla, a prescindere dalla successiva conversazione con Kate.
Quando invece in casa scoppiano litigi furibondi tra i bambini, oppure ci sono liti tra i bambini e i genitori, pare che Kate non li mandi in camera loro a riflettere sul loro comportamento. Al contrario, li porta sul divano per una “couch chat”, cioè per una chiacchierata sul divano in cui i bambini devono spiegare con calma e senza alzare la voce che cosa succede e devono ascoltare i genitori.
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