Di recente una nota compagnia di navigazione ha modificato le regole: gli automobilisti non potranno avere il serbatoio pieno.
Chi usa prendere il traghetto per andare in vacanza, o per spostarsi dalle isole per motivi di lavoro, sa che esistono alcune regole di sicurezza quando si imbarca un veicolo. Il che ha un senso: pensiamo alle auto a gas, considerate da sempre potenzialmente pericolose se stoccate in stiva. Ma oggi sono cambiate nuovamente le regole e alcune categorie di automobilisti ne rimarranno altamente penalizzate.
Siamo in piena transizione energetica e sempre più cittadini acquistano auto ibride o elettriche; si tratta di un tipo di veicolo molto diverso rispetto a quelli col motore endotermico, e da qui è nata l’esigenza di aggiornare il regolamento per quanto riguarda il viaggio in traghetto. Ma la decisione della compagnia di navigazione ha innescato ampia polemica.
La Grimaldi Lines, quindi una compagnia di navigazione italiana molto famosa, ha deciso di aggiornare il suo regolamento per quanto concerne le auto in stiva. La decisione ha innescato però ampie polemiche e gli automobilisti sono infuriati. I veicoli oggetto di questa revisione delle norme sono quelli ibridi ed elettrici.
Di recente è stata pubblicata la circolare del Ministero degli Affari Marittimi e delle Politiche Insulari n. 2070.0/28541/2024, in cui si invitano gli automobilisti a osservare le nuove norme. Queste, in sostanza, prevedono che le auto ibride o completamente elettriche non devono avere più del 40% di carica al momento dell’imbarco. Inoltre non saranno fatte caricare se presentano ambiguità o evidenti al sistema di alimentazione e ai serbatoi o accumulatori. La regola vale anche per le auto a GPL o a gas naturale, il cui serbatoio non potrà essere a più del 50%.
Le motivazioni addotte dalla compagnia di navigazione sono inerenti ai pericoli di incendio, soprattutto per quanto riguarda i cosiddetti veicoli green. In effetti, stanno aumentando in tutto il mondo i casi di auto elettriche che prendono fuoco, e ciò sta preoccupando gli esperti. Forse le batterie al litio non sono poi così sicure, ma se il sospetto diventasse certezza allora la transizione green perderebbe molta della sua credibilità. Dopo la decisione della Grimaldi Lines si sono innescate ampie polemiche perché non esistono al momento dati scientifici esatti, ovvero non è detto che una batteria carica al 100% sia più pericolosa di una carica al 30-40%. Eppure, se realtà come le compagnie di navigazione stanno adottando queste precauzioni, un motivo deve esserci, e qualcuno dovrà indagare più a fondo per capire se sia una scelta corretta o dettata da pregiudizi senza fondamento.
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