Con i bonus elargiti per mitigare le sofferenze economiche degli italiani, continuano anche le truffe. Ecco una delle ultime.
A partire dalla pandemia da Covid-19, l’Italia ha conosciuto l’implementazione di una politica di bonus e incentivi che mai era stata così massiva. Il virus venuto dalla Cina, infatti, ha colpito non solo la salute di tutti noi, ma anche l’economia mondiale. E così, negli anni, sono proliferate le misure elargite, tanto dal Governo centrale, quanto dagli Enti Locali. E con esse, purtroppo, anche le truffe. Quella di cui vi parliamo è molto insidiosa.
Fatta la legge, trovato l’inganno. È un po’ la storia del nostro Paese dove diverse fondamentali misure di welfare (si pensi alla Legge 104) sono spesso oggetto degli appetiti di predatori e criminali. Proprio a causa delle tante disfunzioni e delle tante truffe, negli scorsi mesi, il Governo presieduto da Giorgia Meloni ha deciso di cancellare una misura preziosa come il Reddito di cittadinanza, che negli anni ha mitigato le sofferenze economiche di milioni di cittadini.
Anche dopo la pandemia da Covid-19, infatti, i vari governi che si sono succeduti hanno deciso di continuare a elargire bonus e agevolazioni. Questo perché, un po’ tutti, hanno notato le difficili condizioni economiche in cui versa l’Italia. Ma, accanto alle misure di welfare, hanno continuato a proliferare anche le truffe.
La frode estiva che ha ingannato tanti
Dunque, il consiglio è sempre quello di rimanere all’erta e di avvisare le forze dell’ordine, qualora doveste notare qualcosa di strano. Infatti, negli ultimi giorni, la Guardia di Finanza ha smascherato un’ingente truffa legata al bonus vacanze, un contributo introdotto dal governo Conte durante la pandemia per sostenere il turismo, settore fortemente colpito dai lockdown. L’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza di Rimini, ha portato all’indagine di 10 persone, tra cui albergatori e imprenditori del settore turistico, accusati di aver frodato lo Stato appropriandosi indebitamente dei 500 euro previsti dal bonus.
Le accuse spaziano dall’associazione a delinquere alla truffa aggravata ai danni dello Stato, con l’aggiunta della truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Una frode realizzata nel periodo tra il 2020 e il 2021, quando il bonus vacanze era ancora attivo.
Le indagini hanno rivelato che i bonus venivano trasferiti tramite piattaforme social e successivamente scaricati dalle strutture alberghiere per soggiorni mai avvenuti. I crediti generati venivano poi utilizzati per compensare imposte o ceduti come crediti d’imposta a fornitori. La complessità della truffa ha richiesto un’approfondita analisi da parte delle forze dell’ordine, che hanno monitorato non solo i flussi sui social network, ma anche i dettagli operativi delle strutture, arrivando persino a verificare l’energia elettrica utilizzata per dimostrare l’inattività di alcuni hotel nei periodi in cui risultavano “incassati” i bonus.
I sequestri hanno interessato società che gestiscono sette hotel della riviera romagnola e hanno riguardato somme significative di denaro contante, orologi di lusso e gioielli. Le indagini hanno portato alla scoperta di oltre 2.800 bonus ottenuti illecitamente, con più di 50 denunce presentate in varie regioni italiane. Alcune strutture ricettive, addirittura, risultavano chiuse per provvedimenti coattivi emessi dai comuni di Rimini e Riccione durante il periodo in cui i bonus risultavano incassati.
Il bonus vacanze, ormai non più attivo, continua dunque a tornare al centro delle cronache. Il vero bonus, introdotto nel 2020 con il Decreto Rilancio, non raggiungeva sempre i 500 euro. Dopo varie proroghe, la misura è stata definitivamente sospesa il 31 dicembre 2021.