Olio extravergine di oliva, la classifica di Altroconsumo svela un’amara verità: altro che qualità, cosa contiene veramente

L’ultima classifica stilata da Altroconsumo ha svelato cosa contiene veramente il nostro olio d’oliva extravergine. Ecco tutti i dettagli.

L’olio d’oliva extravergine (EVO) è senza dubbio uno degli alimenti più diffusi nella cucina italiana, il nostro Paese produce infatti circa 464.000 tonnellate di olio d’oliva all’anno, di cui due terzi sono extra vergine. Dobbiamo inoltre ricordare che l’Italia è il secondo produttore al mondo, dopo la Spagna.

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Altroconsumo ha svelato cosa contiene veramente
l’olio d’oliva – ispacnr.it

Questo pregiatissimo olio, che come sappiamo viene ottenuto dalla prima spremitura delle olive, è considerato un vero e proprio elisi di lunga vita. Secondo gli esperti, riesce infatti a tenere a bada i livelli di colesterolo e a contrastare l’invecchiamento cellulare.

Tuttavia, le ultime analisi condotte da Altroconsumo hanno rilevato un’incredibile verità: i test hanno scoperto tutto ciò che contiene veramente il nostro amato olio EVO.

Ecco i risultati ottenuti dall’analisi dell’olio extravergine d’oliva

L’organizzazione che tutela i consumatori, chiamata Altroconsumo, ha recentemente stilato una classifica sulla qualità dell’olio extravergine d’oliva italiano. Ebbene, i test svolti sul famoso prodotto alimentare, che è uno dei pilastri della dieta mediterranea, hanno letteralmente lasciato senza parole gli esperti.

In modo particolare, 11 prodotti analizzati su 30 hanno purtroppo ottenuto dei risultati negativi. Cerchiamo quindi di analizzare nel dettaglio tutto ciò che i ricercatori hanno riscontrato durante i numerosi test. Prima di tutto, dobbiamo ricordare che i 30 marchi testati hanno superato le prove chimiche e la valutazione sull’acidità, compresa quella riguardante i pesticidi.

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Ecco cosa dice la classifica di Altroconsumo sull’olio EVO – ispacnr.it

Questi ultimi, per essere estremamente precisi, risultano assenti nei prodotti biologici e poco presenti negli altri. Tuttavia, la prova che ha lasciato perplessi gli esperti è soprattutto quella dell’assaggio: in questo caso i prodotti bocciati sono 11 su 30.

Questa sorprendente scoperta ha quindi costretto i panel ufficiali, riconosciuti a livello nazionale e internazionale, a declassarli a “vergini”. Quali sono allora i parametri presi in considerazione per la valutazione dei prodotti? I panel di assaggiatori, assunti per decretare la classifica del miglior olio d’oliva, hanno preso studiato attentamente i seguenti parametri:

  • Etichetta: la data di produzione, le informazioni di contatto del produttore e le varie leggi che devono essere rispettate.
  • Numero di perossidi: lo stato di ossidazione dell’olio
  • Acidità: quando è alta vuol dire che le olive utilizzate non erano in perfette condizioni.
  • Analisi spettrofotometrica nell’UV: misurare l’assorbimento dei raggi ultravioletti.
  • Altre analisi chimiche: valutare se il prodotto rispetta le normative europee.
  • Pesticidi: in questo caso si cercano oltre 80 sostanze differenti.
  • Valutazione organolettica: avviene attraverso l’assaggio, l’olfatto e il gusto.

Per quanto riguarda gli oli extravergine di ottima qualità, questi sono prodotti da Monini Bios (78 punti), da Clemente (75 punti) e da Carapelli Bio (73 punti). Tuttavia – secondo gli esperti di Altroconsumo – uno dei migliori prodotti presenti nei supermercati è indubbiamente l’olio EVO di Desantis (71 punti), il cui prezzo si aggira intorno a 4,43 euro al litro. La classifica degli oli EVO di bassa qualità è invece formata da Costa d’oro – il biologico (34 punti), da Pietro Coricelli 100% italiano (33 punti) e da Bertolli Gentile olio (33 punti).

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