Nel panorama delle agevolazioni il 2024 segna l’introduzione di una misura innovativa: il bonus nutrizionista.
Proprio come il bonus psicologo è fondamentale per il benessere mentale, il bonus nutrizionista si propone di supportare il benessere fisico, permettendo di tornare in forma in modo sano grazie all’assistenza di uno specialista.
I dati del sistema di sorveglianza OKkio alla SALUTE sono particolarmente preoccupanti per i più giovani: una percentuale significativa di bambini in età scolare è già in sovrappeso o obesa. Questo fenomeno rischia di compromettere la loro salute futura, rendendo ancora più urgente l’adozione di misure preventive e di educazione alimentare fin dalla tenera età .
Bonus nutrizionista: in cosa consiste e come funziona
Il bonus nutrizionista, dunque, si inserisce in un quadro di interventi mirati a promuovere la salute e il benessere della popolazione, con un occhio di riguardo verso le nuove generazioni. Questa iniziativa rappresenta un’opportunità per sensibilizzare e responsabilizzare i cittadini su un tema cruciale come quello dell’alimentazione, spingendo verso un cambiamento culturale e comportamentale che possa durare nel tempo.
Il bonus nutrizionista, approvato con il Decreto Milleproroghe (n.18/2024), è una detrazione fiscale che consente di includere le spese per le visite nutrizionali tra quelle sanitarie, ottenendo un rimborso del 19% attraverso la dichiarazione dei redditi con il modello 730. Questa misura rappresenta un significativo passo avanti nella promozione di un approccio salutare all’alimentazione, riducendo le patologie legate alle cattive abitudini alimentari e offrendo un incentivo economico per consultare un nutrizionista o un biologo.
A differenza di altri voucher, il bonus nutrizionista non richiede un tetto ISEE, rendendolo accessibile a una più ampia fascia della popolazione. Non è necessaria neppure una prescrizione medica per beneficiarne, purché le spese superino una franchigia di 129,11 euro. Il bonus copre le prestazioni di diversi specialisti tra cui nutrizionisti, biologi, dietisti e anche psicologi e psicoterapeuti, quando il loro intervento è legato a patologie alimentari.
Gli ultimi anni hanno visto un incremento delle cattive abitudini alimentari, accentuate dai lockdown durante la pandemia. Secondo uno studio dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica (ADI), quasi il 50% degli italiani ha registrato un aumento di peso durante i periodi di confinamento. Anche il CREA ha evidenziato un cambiamento delle abitudini alimentari, con un aumento del consumo di cibi meno salutari e una diminuzione di alimenti benefici come pesce e frutta secca.
Queste tendenze preoccupano non solo per l’impatto immediato sulla salute, ma anche per le conseguenze a lungo termine come obesità , diabete e malattie cardiovascolari. I dati Istat del 2021 indicano che oltre un terzo degli italiani è in sovrappeso, con un aumento della percentuale di persone obese.
Ottenere il bonus è semplice. Durante la compilazione del modello 730, è sufficiente inserire gli importi delle visite nutrizionali nel Quadro E, Sezione I, al rigo E1 colonna 2, insieme ad altre spese mediche. È fondamentale che i pagamenti siano effettuati tramite sistemi tracciabili, come carte di credito o bonifici, per garantire la validità della detrazione.
Il bonus nutrizionista è stato concepito non solo come un sostegno economico per i singoli cittadini, ma anche come una misura di sanità pubblica. Ridurre l’incidenza di malattie legate all’alimentazione e promuovere stili di vita sani sono obiettivi cruciali in un contesto in cui le patologie croniche rappresentano una delle principali sfide per i sistemi sanitari. Inoltre, il bonus è stato approvato insieme a un fondo dedicato al contrasto dei Disturbi della Nutrizione e dell’Alimentazione (Dna o Dca), dimostrando l’impegno del governo nel fornire supporto e risorse per affrontare queste problematiche.