Quando si tratta di eredità, è fondamentale considerare l’impatto delle tasse di successione, che possono ridurre il valore effettivo.
Un’attenta pianificazione può aiutare a mitigare il peso fiscale, garantendo che i beneficiari possano godere del patrimonio in modo più sostanziale. La pianificazione dell’eredità richiede una comprensione dettagliata del rapporto tra il testatore e gli eredi, poiché questo influisce sull’imposta di donazione. Inoltre, è cruciale considerare la tipologia dei beni inclusi nell’asse ereditario, che può includere beni immobili, denaro e altri asset mobili.
La corretta pianificazione dell’eredità non è solo una questione di volontà personale, ma richiede una valutazione attenta delle implicazioni fiscali e legali. Con l’assistenza di esperti legali e finanziari, è possibile strutturare il patrimonio in modo da garantire che gli eredi possano beneficiare al massimo del lascito, riducendo al contempo il peso delle tasse di successione.
Eredità: come evitare le tasse più corpose legalmente
Gli immobili tendono a rappresentare una parte significativa dell’eredità e possono avere un impatto fiscale maggiore. La tassa di successione sugli immobili è calcolata sul valore dell’immobile, non sul prezzo di vendita effettivo. Ciò significa che gli eredi potrebbero affrontare difficoltà nel pagare le tasse se il valore dell’immobile è elevato. Per mitigare questo, è importante assicurarsi che il patrimonio lasciato consenta agli eredi di far fronte all’imposta senza problemi sostanziali.
L’aliquota fiscale può variare: il coniuge e i parenti in linea retta pagano un’imposta del 4% sul valore eccedente 1 milione di euro, mentre fratelli e sorelle hanno un’imposta del 6% sul valore oltre 100.000 euro. Parenti fino al quarto grado e affini fino al terzo grado pagano un’imposta del 6% senza franchigie, mentre gli eredi portatori di handicap possono beneficiare di una franchigia di 1,5 milioni di euro.
Una strategia efficace può essere quella di distribuire maggiormente l’eredità tra più eredi, rimanendo nei limiti delle quote di legittima, per ridurre il carico fiscale complessivo. Inoltre, si potrebbe considerare la donazione degli immobili con riserva di usufrutto, dove la tassa di donazione è calcolata solo sulla nuda proprietà. Le agevolazioni fiscali per la prima casa possono ulteriormente ridurre le imposte legate al trasferimento immobiliare.
Per quanto riguarda il denaro, ci sono diverse strategie per ridurre il carico fiscale. La cointestazione del conto corrente è una di queste, poiché permette di dividere la titolarità del denaro tra i correntisti. Questo permette di calcolare l’imposta solo sulla quota attribuita al defunto. Inoltre, i premi delle polizze assicurative sulla vita e alcuni titoli finanziari, come i titoli di stato italiani e i buoni del tesoro, non sono conteggiati ai fini dell’imposta di successione. Tuttavia, è importante verificare la convenienza di queste strategie con un consulente finanziario, poiché il rischio associato a questi strumenti potrebbe ridurre i benefici attesi.
La donazione è un’altra strategia efficace per ridurre il carico fiscale. Quando effettuata in vita, la donazione riduce immediatamente il patrimonio ai fini fiscali. Le donazioni a enti di beneficenza possono anche offrire agevolazioni fiscali. Tuttavia, è fondamentale che queste donazioni siano reali e non simulate, per evitare problemi legali.