Il bonus animali domestici è una misura di sostegno economico rivolta ai proprietari di animali domestici che sono in casa.
Questa iniziativa mira a facilitare l’accesso alle cure veterinarie per gli animali domestici, con l’obiettivo di contrastare il randagismo e l’abbandono. Il governo Meloni ha stanziato un fondo di 750mila euro per il triennio 2024-2026, destinando 250mila euro per ciascun anno. Questa somma sarà utilizzata per fornire un aiuto concreto ai cittadini italiani in condizioni economiche difficili, in particolare agli anziani.
Il bonus copre diverse spese veterinarie, tra cui visite, vaccinazioni, sterilizzazioni e interventi chirurgici. Inoltre, è possibile utilizzare il contributo per l’acquisto di medicinali, a condizione che la spesa annuale raggiunga almeno i 129,11 euro, fino a un massimo di 550 euro. Il contributo è indipendente dal numero di animali domestici posseduti dal beneficiario, il che rappresenta un vantaggio significativo per chi ha più di un animale.
Bonus animali domestici: i dettagli dell’agevolazione
Per accedere al bonus animali domestici, i richiedenti devono soddisfare specifici requisiti. Innanzitutto, è necessario risiedere in Italia e avere un’età minima di 65 anni. Inoltre, l’ISEE annuo del richiedente non deve superare i 16.215 euro. Un altro requisito fondamentale è la registrazione dell’animale presso l’Anagrafe degli Animali d’Affezione, che garantisce un controllo e una tracciabilità degli animali domestici. Infine, le spese devono essere documentate tramite ricevute o fatture e i pagamenti devono essere effettuati con strumenti tracciabili, come carte di credito, debito o bonifici bancari.
Attualmente, il bonus copre solo alcune specie di animali domestici, tra cui cani, gatti, criceti, furetti e piccoli roditori. Questa selezione si basa sulla diffusione e la familiarità di queste specie nelle famiglie italiane. Tuttavia, negli ultimi anni, l’interesse per rettili, anfibi e invertebrati è aumentato significativamente, portando a un dibattito sull’inclusione di queste specie nel bonus. Al momento, non esiste ancora una normativa chiara in merito, ma è probabile che ci saranno aggiornamenti futuri per ampliare la platea degli animali inclusi.
È importante sottolineare che per ottenere il bonus non è necessario compilare moduli specifici o inviare documentazione telematica. È sufficiente presentare la dichiarazione dei redditi allegando le fatture e le ricevute delle spese sostenute per gli animali domestici. Tuttavia, è fondamentale che i pagamenti siano tracciabili per essere presi in considerazione.
In aggiunta al bonus nazionale, alcuni enti locali, come regioni e comuni, offrono ulteriori incentivi per i residenti. Questi possono variare significativamente da un luogo all’altro, quindi è consigliabile informarsi presso le amministrazioni locali per scoprire quali altre spese possono essere ammortizzate. Queste iniziative locali possono rappresentare un ulteriore sostegno per i proprietari di animali domestici, aiutandoli a gestire meglio le spese legate alla cura dei loro amici a quattro zampe.
In sintesi, il bonus animali domestici rappresenta un’opportunità importante per molti anziani che, vivendo con animali domestici, possono beneficiare di un aiuto economico per garantire cure e benessere ai loro compagni, rafforzando il legame tra esseri umani e animali e promuovendo una società più attenta e responsabile verso gli animali.