I funghi porcini rappresentano una delle delizie più ambite della stagione autunnale, per il loro sapore intenso e la versatilità in cucina.
Tuttavia, la loro disponibilità limitata nel tempo spinge molti appassionati a cercare metodi efficaci per conservarli e poterli gustare anche nei mesi in cui non è possibile raccoglierli freschi. Le nonne, con la loro saggezza culinaria tramandata di generazione in generazione, hanno sviluppato diversi trucchi per mantenere i funghi porcini freschi e buoni per mesi, permettendo di apprezzarli in qualsiasi momento dell’anno.
Ogni metodo ha le sue peculiarità e vantaggi, permettendo di scegliere quello più adatto alle proprie esigenze e gusti. Con queste tecniche tradizionali e moderne, è possibile godere dei funghi porcini tutto l’anno, portando sulla tavola il sapore unico e inconfondibile di questo tesoro del bosco.
Come mantenere i funghi freschi
Uno dei metodi più tradizionali e apprezzati è l’essiccazione. Questo processo non solo conserva i funghi, ma ne esalta anche il sapore, permettendo di mantenere inalterate le loro proprietà nutritive. L’essiccazione può essere effettuata sia al sole che con l’ausilio di un essiccatore elettrico, strumento estremamente pratico che consente di essiccare non solo i funghi, ma anche frutta e verdura.
Per procedere, i funghi devono essere puliti accuratamente, senza lavarli, ma eliminando la terra con un panno umido. Tagliati a fette sottili di circa 5 mm, vengono disposti nei vassoi dell’essiccatore impostato a una temperatura di 40-50°C per un periodo di 8-12 ore. Una volta essiccati, i funghi devono essere conservati in barattoli di vetro o sacchetti ermetici, pronti all’uso per arricchire zuppe, risotti o salse.
Un altro metodo popolare è la conservazione sott’olio. Questo sistema non solo mantiene i funghi, ma li trasforma anche in un appetitoso antipasto o condimento per pizze e focacce. Dopo aver pulito e tagliato i funghi, questi vengono sbollentati in una soluzione di acqua e aceto per cinque minuti, poi lasciati asciugare su un canovaccio. Una volta asciutti, i funghi vengono disposti in barattoli sterilizzati, alternati con aromi come aglio e pepe, e completamente coperti con olio extravergine d’oliva. È fondamentale assicurarsi che non rimangano bolle d’aria nei barattoli per evitare la proliferazione di batteri.
Per chi preferisce un gusto più deciso, la conservazione sott’aceto è un’opzione da considerare. Utilizzando aceto di vino rosso e aromi come alloro o chiodi di garofano, si ottengono conserve dal sapore intenso e aromatico. La procedura è simile a quella per la conservazione sott’olio, ma con l’aggiunta di un sapore acido che arricchisce ulteriormente il fungo.
Un metodo moderno ma altrettanto efficace è il congelamento. I funghi porcini possono essere congelati sia crudi che cotti, a seconda delle preferenze. Nel caso di congelamento da crudi, è importante pulirli bene e asciugarli, avvolgendoli singolarmente nella pellicola trasparente o riponendoli in sacchetti da congelamento. Etichettare i sacchetti con la data di congelamento è utile per monitorarne la durata.
Il congelamento consente di mantenere i funghi per un periodo che va dai 6 mesi fino a un anno. Alcuni preferiscono cuocere i funghi prima di congelarli, in modo da avere un prodotto già pronto all’uso. In questo caso, è consigliabile cucinarli con olio e aglio, salandoli leggermente, e porzionarli in piccoli contenitori da congelamento.
Infine, per chi ama l’aroma intenso dei porcini, la polvere di funghi è un’idea pratica e versatile. I funghi essiccati vengono frullati fino a diventare polvere, che può essere utilizzata come condimento per insaporire zuppe, salse e secondi piatti. Questo metodo consente di avere sempre a disposizione il sapore dei porcini, anche in piccole quantità.