Non vogliono che tu lo sappia, ma è possibile andare in pensione a 62 anni: ecco come

In Italia, il sistema pensionistico è complesso tra normative e requisiti che spesso lasciano i lavoratori confusi e incerti sul loro futuro.

Tuttavia, per coloro che sono nati nel 1963 e si avvicinano ai 62 anni nel 2025, ci sono diverse opportunità per accedere alla pensione anticipata, anche se le opzioni disponibili variano notevolmente in base alla carriera contributiva e alla situazione lavorativa.

è possibile andare in pensione a 62 anni
Come andare prima in pensione (ispacnr.it)

Per molti, l’idea di andare in pensione a 62 anni può sembrare un sogno irrealizzabile, soprattutto considerando le rigide normative che regolano l’età pensionabile in Italia. La legge di Bilancio ha introdotto varie misure che potrebbero permettere a chi è nato nel 1963 di lasciare il lavoro nel 2025. Tuttavia, è fondamentale comprendere che l’accesso a queste misure non è automatico e dipende da specifici requisiti contributivi e, in alcuni casi, dalla tipologia di lavoro svolto.

Pensioni in Italia: cosa sta cambiando

Un’opzione disponibile è la cosiddetta Quota 103. Questa misura consente di andare in pensione a partire dai 62 anni di età con almeno 41 anni di contributi versati. Per i nati nel 1963, che compiono 62 anni nel 2025, questa rappresenta un’opportunità concreta, a patto che abbiano una carriera contributiva sufficientemente lunga. Tuttavia, c’è un compromesso da accettare: la pensione sarà calcolata interamente con il metodo contributivo, che può risultare meno vantaggioso rispetto al sistema retributivo, influendo negativamente sull’importo finale della pensione.

Non vogliono che tu lo sappia
Pensioni in Italia: cosa sta cambiando (ispacnr.it)

Un’altra opzione è l’Opzione Donna, disponibile solo per le donne lavoratrici. Questa misura richiede che le beneficiarie abbiano accumulato almeno 35 anni di contributi e abbiano compiuto 62 anni entro il 31 dicembre dell’anno precedente alla richiesta. Le lavoratrici nate nel 1963 potrebbero beneficiare di questa misura se hanno raggiunto i requisiti entro il 2021. Tuttavia, è importante notare che, come Quota 103, anche l’Opzione Donna prevede un calcolo contributivo della pensione, che potrebbe ridurre l’importo rispetto ad altre forme di pensionamento.

Per i lavoratori che hanno svolto lavori particolarmente usuranti, esiste la possibilità di accedere alla pensione anticipata attraverso il cosiddetto “scivolo usuranti”. Questa misura è riservata a coloro che hanno svolto lavori usuranti per almeno 7 degli ultimi 10 anni e hanno accumulato almeno 35 anni di contributi. Oltre a questi requisiti, è necessario raggiungere la Quota 97,6, che combina l’età e i contributi, permettendo di andare in pensione già a 61 anni e 7 mesi.

La Quota 41 per i lavoratori precoci è un’altra misura da considerare, ma è riservata a una platea molto ristretta, comprendente invalidi, caregiver, disoccupati e lavoratori impegnati in attività gravose. Per questi lavoratori, l’età non è un fattore limitante, purché abbiano iniziato a lavorare in giovane età e abbiano accumulato almeno 41 anni di contributi.

In sintesi, andare in pensione a 62 anni nel 2025 per chi è nato nel 1963 è possibile, ma richiede una pianificazione attenta e una chiara comprensione delle normative vigenti. È essenziale valutare attentamente le opzioni disponibili e considerare l’impatto del calcolo contributivo sulla pensione futura. Rivolgersi a un esperto di previdenza sociale o a un consulente del lavoro può essere utile per navigare in questo complesso panorama e fare scelte informate per il proprio futuro pensionistico.

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