Le nuove regole dell’Unione Europea sui pagamenti. Fate molta attenzione a cosa è stato deciso sui bonifici
L’Unione Europea ha introdotto nuove regole che promettono di rivoluzionare il panorama dei pagamenti e delle commissioni bancarie. Il Regolamento n. 2024/886 mira a semplificare la vita dei cittadini, aumentando la trasparenza e la tracciabilità delle transazioni. A essere colpiti sono in particolare i bonifici, ormai riconosciuti come strumento standard di pagamento, riducendo progressivamente l’uso dei bonifici ordinari e le relative commissioni bancarie.
Queste nuove direttive sono destinate a cambiare radicalmente il modo in cui i cittadini europei gestiscono le proprie finanze, rendendo i pagamenti più veloci, sicuri e trasparenti. Questo cambiamento non è solo una risposta alla necessità di modernizzare i sistemi di pagamento, ma anche un tentativo di combattere l’evasione fiscale e altre attività illecite legate ai pagamenti in nero. La tracciabilità del denaro è fondamentale per garantire il corretto pagamento delle imposte e prevenire reati finanziari. L’UE riconosce che per raggiungere questi obiettivi, non bastano divieti e imposizioni. Occorre offrire alternative pratiche e convenienti che i cittadini siano incentivati a utilizzare.
Tempistiche e modalità di attuazione
Le nuove regole prevedono che i bonifici istantanei diventino la norma entro il 9 aprile 2025 per gli Stati membri dell’UE. Ed entro il 9 luglio 2027 per quelli dello Spazio Economico Europeo con valute diverse dall’euro. Questo significa che ogni trasferimento di denaro dovrà concludersi entro un massimo di 10 secondi, garantendo una rapidità senza precedenti nelle transazioni finanziarie. Inoltre, i bonifici istantanei saranno disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7, eliminando le restrizioni di tempo dei bonifici tradizionali.
Un aspetto cruciale di questa trasformazione è la revisione delle commissioni bancarie. Le banche non potranno applicare commissioni sui bonifici istantanei superiori a quelle dei bonifici ordinari, assicurando che i costi per i clienti non aumentino.
Parallelamente, l’Italia e gli altri Stati membri stanno lavorando per ridurre le commissioni sui pagamenti elettronici, come l’uso dei POS per transazioni di piccolo importo, fino a 10 euro. Anche se al momento non esistono normative vincolanti, l’Associazione Bancaria Italiana ha già firmato un protocollo d’intesa con il Ministero dell’Economia.
Un altro cambiamento significativo riguarda il divieto di trasferire fondi direttamente tra conti di deposito. Una pratica già limitata in Italia ma nuova per altri Paesi dell’UE. Questo implica che per effettuare pagamenti dal proprio conto di risparmio, il denaro dovrà prima essere trasferito sul conto corrente, un dettaglio che potrebbe richiedere un periodo di adattamento per i clienti abituati a operare diversamente.
In Italia, vari istituti bancari hanno già iniziato a modificare le proprie politiche per adeguarsi alle nuove normative, anticipando così il cambiamento e abituando gradualmente i clienti alle novità. Tuttavia, il governo italiano è impegnato a garantire che la transizione avvenga in modo sicuro, in un contesto in cui la cybersicurezza rappresenta una preoccupazione crescente. Recentemente, l’inchiesta su accessi abusivi ai conti correnti ha messo in evidenza la necessità di proteggere i dati dei clienti, un aspetto che non può essere trascurato in questo delicato momento di trasformazione digitale.