Pensioni anticipate ordinarie entro il 2025 ecco tutto quanto ti occorre sapere. Il tema delle pensioni in Italia, negli ultimi anni, decenni forse, è stato uno dei più controversi e discussi. Ci sono state riforme enormi che hanno toccato le pensioni.
Bisogna ammettere, purtroppo, che le riforme resesi necessarie non sono di certo andate a premiare i lavoratori, anzi. Parlare di pensioni oggi, sembra parlare di una chimera irraggiungibile per molti.
Uno dei temi che torna, sempre di più, al centro del dibattito, infatti, è che, oggi, alcune generazioni, ofrse non riusciranno mai a vedere la pensione. Non si tratta di un tema legato solamente alla disoccupazione o alla precarietà che attangalia da decenni i nostri giovani che, nel frattempo, hanno smesso di essere giovani ma non hanno smesso di essere precari.
Pensioni anticipate ordinarie: ecco per chi è possibile
Il tema delle pensioni e di chi, forse, non le vedrà, è legato strettamente alle riforme strutturali che i governi man mano hanno dovuto mettere in campo. Riforme che, però, tra l’altro, potrebbero addirittura non essere ancora sufficienti. L’aumento dell’aspettativa di vita è sicuramente uno dei motivi (dire pretesti ci sembra troppo azzardato), per cui si è dovuto ripensare tutto il sistema pensionistico italiano.
Alla base ci sono sicuramente scelte sbagliate, valutazioni errate del passato non affrontate e risolte per tempo. Viene da sé che la soluzione è stata quella di allungare la vita lavorativa della persona facendola andare in pensione il più tardi possibile. Per alcuni che hanno, comunque, lavorato tuttta la vita e versato contributi per arrivare alla vecchiaia in condizioni quanto meno di autosufficienza economica, non è di certo stata una balle notizia.
Ciò che, però, sembra poter essere, oggi, nonstante tutto, una bella notizia è che nel 2025 si potrà comunque uscire in anticipo, per così dire, dal mondo del lavoro. Ci sono, naturalmente, requisiti particolari da soddisfare per poter finalmente sgombrare la propria scrivania, il proprio armadietto o appendere definitivamente al chiodo la tuta che si è indossata per decenni.
I requisiti richiesti
La riforma Fornero, la riforma più corposa e “punitiva” degli ultimi anni ha comunque al suo interno alcune finestre di uscita dal lavoro anticipate nelle quali l’età non conta. Siamo dinanzi a quella che una voltà si chiamava pensione di anzianità e che oggi, invece, a seguito della riforma, ha preso il nome di pensione anticipata ordinaria. Nel 2025, dunque, i lavoratori che avranno almeno 42 anni e 10 mesi di contributi potranno lasciare il proprio posto di lavoro anche a 59 anni.
E’ chiaro che questo è un requisito che non tutti possono soddisfare significa, infatti, aver iniziato a lavorare a 17-18 nni. La misura, però, diventa più appetibile per le donne. Per queste ultime, infatti, basta (per così dire) arrivare a 41 anni e 10 mesi di contributi. L’unico vincolo resta sui 35 anni contributivi che devono essere raggiunti senza l’utilizzo dei contributi figurativi.