Se hai un conto corrente ora dovrai pagare un’altra tassa: la cifra non è affatto bassa, si parte subito

Le tasse bancarie stanno diventando sempre più opprimenti per i cittadini. Ecco una nuova imposta da saldare

La corretta comprensione di questa tassa sul conto corrente è fondamentale per tutti i correntisti, sia persone fisiche che giuridiche. La gestione oculata della giacenza media e la scelta di conti correnti che possono beneficiare di esenzioni può aiutare a minimizzare il carico fiscale e ottimizzare la gestione delle proprie finanze.

Nuova tassa conto corrente
Conto corrente: una tassa esosa – (ispacnr.it)

La tassa viene prelevata direttamente dalle banche presso le quali i correntisti detengono i loro conti correnti o libretti di risparmio, e successivamente viene versata all’Agenzia delle Entrate.

Tassa sul conto corrente

L’imposta di bollo sul conto corrente è una tassa statale che ha trovato applicazione in Italia a partire dal 2012. Questa imposta è prevista dal decreto-legge n. 201/2011 e gestita dall’Agenzia delle Entrate, la quale ha fornito ulteriori chiarimenti e dettagli operativi attraverso le circolari n. 48 del 21 dicembre 2012 e n. 15 del 10 maggio 2013.

Imposta di bollo conto corrente
L’imposta di bollo sul conto corrente – (ispacnr.it)

L’importo dell’imposta di bollo varia in base alla tipologia di conto e alla giacenza media. Per quanto riguarda i conti correnti intestati a persone fisiche, l’imposta è fissata a 34,20 euro, ma solo se la giacenza media del conto supera i 5.000 euro. Per i conti correnti intestati a società o associazioni, invece, l’imposta è di 100 euro, senza alcun riferimento a un minimo di giacenza.

L’imposta di bollo si applica a tutti i conti e libretti di risparmio aperti presso la stessa banca. Pertanto, se un cliente possiede più conti nella stessa banca, la giacenza media di tutti questi conti sarà considerata nel calcolo dell’imposta.

L’imposta di bollo viene addebitata nel momento in cui viene emesso l’estratto conto o il rendiconto. Se il contratto stipulato con la banca non prevede l’emissione di un estratto conto, l’imposta viene automaticamente addebitata sul conto il 31 dicembre di ogni anno. Tuttavia, se l’estratto conto è previsto con una frequenza inferiore all’annuale, l’addebito dell’imposta sarà proporzionale, come segue:

  • 2,85 euro se la rendicontazione è mensile;
  • 8,55 euro se trimestrale;
  • 17,10 euro se semestrale.

In ogni caso, la somma totale non supererà mai i 34,20 euro all’anno. Anche per le rendicontazioni più frequenti, l’addebito dell’imposta di bollo avverrà solo se la giacenza media del conto è superiore a 5.000 euro.

Il calcolo della giacenza media è un aspetto cruciale per determinare se l’imposta di bollo deve essere pagata. Per calcolare la giacenza media, è necessario sommare i saldi giornalieri del conto corrente e dividere il totale per i giorni di rendicontazione. Nel caso di rendicontazione mensile, si considerano 30 giorni; per quella trimestrale, 90 giorni; e per quella semestrale, 180 giorni.

Per esempio, se un cliente ha due conti correnti con giacenze medie di 6.000 euro e 4.000 euro rispettivamente, e il primo conto ha una rendicontazione trimestrale mentre il secondo ha una rendicontazione semestrale, l’imposta di bollo sarà calcolata come segue: sul primo conto, il cliente pagherà 8,55 euro al termine di ogni trimestre, mentre sul secondo conto pagherà 17,10 euro alla fine di ogni semestre, ma solo se la giacenza media supera i 5.000 euro.

Un esempio pratico può chiarire meglio come funziona l’imposta di bollo. Immaginiamo un cliente che possiede due conti correnti. Il primo conto ha una giacenza di 50.000 euro nel primo trimestre e 1.000 euro nei trimestri successivi, mentre il secondo conto ha una giacenza costante di 2.000 euro. La suddivisione delle imposte sarà la seguente:

  • 1° trimestre: il primo conto non avrà alcuna imposta poiché non supera i 34,20 euro, mentre il secondo conto pagherà 8,55 euro.
  • 2°, 3° e 4° trimestre: il primo conto pagherà 34,20 euro, mentre il secondo conto non avrà alcun addebito in quanto la giacenza media è inferiore a 5.000 euro.

Esistono alcune circostanze in cui è possibile non pagare l’imposta di bollo. Alcuni conti correnti sono progettati per non prevedere questa tassa, o le banche possono offrire promozioni che coprono le spese relative all’imposta di bollo. Inoltre, è possibile beneficiare di un Conto Base, particolarmente per i soggetti con un ISEE inferiore a 7.500 euro, o utilizzare carte prepagate con IBAN che non prevedono l’addebito dell’imposta.

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