Il 2025 si preannuncia un anno di grandi sfide per le famiglie italiane, con un aumento significativo dei costi delle bollette di luce e gas.
Secondo un’analisi condotta da Facile.it, il prezzo dell’energia è previsto crescere di quasi il 30%, una notizia che ha già destato preoccupazione tra i consumatori. In questo articolo, approfondiremo le stime fornite, le cause di questi aumenti e alcune strategie per affrontare la situazione.
L’analisi di Facile.it si basa sull’andamento degli indici PSV (Punto di Vendita del Gas) e PUN (Prezzo Unico Nazionale per l’energia elettrica). Le previsioni indicano che:
- Il PUN passerà da 0,11 €/kWh a 0,14 €/kWh, con un incremento del 30%.
- Il PSV, d’altro canto, salirà da 0,38 €/smc a 0,48 €/smc, con un aumento del 28%.
Questi incrementi si traducono in un aumento della spesa totale per una famiglia tipo con un’offerta a prezzo indicizzato, che passerà da 2.569 euro a 2.841 euro, con un rincaro di 272 euro (+11%).
Analizzando nel dettaglio le bollette, si prevede che il costo per il gas aumenterà da 1.744 euro a 1.920 euro (+176 euro), mentre la spesa per l’energia elettrica crescerà da 826 euro a 921 euro (+96 euro). Queste cifre sono destinate a pesare in modo considerevole sul bilancio familiare, già messo a dura prova da altri fattori economici.
Cause degli aumenti
Il rincaro previsto è legato a diversi fattori economici. In primo luogo, l’aumento dei costi delle materie prime registrato a dicembre 2024 avrà ripercussioni dirette sui prezzi dell’energia. Con l’instabilità geopolitica che caratterizza il mercato globale, i costi di estrazione e distribuzione delle fonti energetiche continuano a subire fluttuazioni significative.
In secondo luogo, gli esperti di Facile.it avvertono che le previsioni indicano stabilità dei prezzi su livelli elevati per tutto il 2025. Ciò significa che, a meno di interventi significativi da parte delle autorità competenti, i consumatori dovranno adattarsi a un nuovo standard di costi energetici, che si preannuncia duraturo.
Inoltre, le famiglie con tariffe a prezzo indicizzato saranno colpite in modo particolare da queste dinamiche. Queste tariffe, infatti, sono legate direttamente all’andamento del mercato e, di conseguenza, subiranno gli effetti degli aumenti dei costi delle materie prime. Al contrario, coloro che hanno scelto tariffe fisse potrebbero beneficiare di una certa protezione temporanea, ma anche in questo caso, le nuove offerte potrebbero essere notevolmente più alte rispetto a quelle attuali.
L’aumento delle bollette non è solo una questione di numeri; ha un impatto diretto sulla qualità della vita delle famiglie italiane. Con i costi dell’energia in aumento, molte famiglie dovranno rivedere il proprio budget mensile, rinunciando a spese ritenute essenziali o programmando tagli in altre aree.
Le spese per il riscaldamento, in particolare, potrebbero rivelarsi insostenibili per alcune famiglie, specialmente durante i mesi invernali. La scelta di come riscaldare la propria abitazione diventa così cruciale: molte famiglie potrebbero optare per il riscaldamento elettrico o a gas, ma con costi così elevati, c’è il rischio che alcuni decidano di ridurre il riscaldamento per risparmiare, compromettendo il comfort domestico.