La “pulizia della morte svedese” è un metodo innovativo che cambia totalmente il modo di pulire la casa, con molti vantaggi.
Dimenticate il metodo KonMari, perché la pulizia della morte svedese è qui per rivoluzionare il vostro approccio al decluttering e all’organizzazione domestica. Con l’arrivo del nuovo anno, molti di noi sentono il bisogno di rinnovare la propria routine di pulizia e di crearsi uno spazio di vita che sia non solo ordinato, ma anche sereno e accogliente.
Questa particolare tecnica, introdotta dall’autrice svedese Margareta Magnusson nel suo libro “The Gentle Art of Swedish Death Cleaning”, offre una prospettiva unica e pratica per affrontare il disordine. La pulizia della morte svedese è molto più di un semplice processo di decluttering; è un modo per riflettere sulla vita, sui legami e sulla bellezza di vivere in uno spazio che rispecchia davvero chi siamo.
Cos’è la pulizia della morte svedese?
Il termine pulizia della morte svedese può sembrare macabro, ma in realtà si riferisce a un approccio pragmatico alla vita e alla morte. In Svezia, è comune che le persone inizino a organizzare i propri beni in previsione della loro scomparsa, per sollevare i propri cari dal compito di dover gestire le proprie cose dopo la morte. Questo metodo non implica necessariamente una riflessione cupa sulla morte, ma piuttosto una celebrazione della vita e della libertà che deriva dal liberarsi del superfluo.
Magnusson suggerisce di avvicinarsi a questa pratica dopo i sessanta anni, ma non c’è motivo di aspettare: la pulizia della morte svedese può essere integrata in qualsiasi routine di pulizia. Il suo approccio incoraggia a esaminare ogni singolo oggetto nella propria casa e a decidere se debba rimanere o meno, basandosi sulla sua utilità e significato nella vita attuale.
L’inizio è spesso il passo più difficile. Per facilitare questa transizione, è consigliabile cominciare da una zona della casa che non suscita forti emozioni, come la cucina. Quindi, eliminare i prodotti scaduti e le spezie inutilizzate. Rimuovere quelli che non si usano mai. Questo primo passo porta a una rapida soddisfazione e aumenta la motivazione a proseguire.
Una volta che ci si sente a proprio agio con questa pratica, si può passare ad altre aree della casa. È utile stilare un piano d’azione che parta dagli oggetti più semplici e meno emotivi, come i vestiti o i libri, per poi dedicarsi a ricordi più carichi di significato.
Modificare il proprio approccio mentale
Uno degli aspetti più interessanti della pulizia della morte svedese è il cambiamento nel modo in cui si considera il proprio possesso. Invece di chiedersi come ci si sente riguardo a un oggetto, ci si chiede se quell’oggetto porterà un carico ai propri cari nel caso in cui non ci si sia più. Questa riflessione può essere liberatoria e offre un nuovo modo di vedere le cose.
Questo nuovo modo di pensare può aiutare a distaccarsi da oggetti che, pur avendo un significato, non sono più utili nella vita attuale. La pulizia della morte svedese invita a riflettere su ciò che è veramente necessario e a lasciar andare il resto. Un altro aspetto fondamentale di questo metodo è l’organizzazione. Non basta semplicemente liberarsi degli oggetti non desiderati; è altrettanto importante organizzare ciò che resta in modo logico e funzionale.