Prima di acquistare la salsa di pomodoro al supermercato dovresti assolutamente controllare questo dettaglio sull’etichetta.
La passata di pomodoro rappresenta un vero e proprio simbolo della cucina italiana, un ingrediente essenziale in una miriade di ricette, dalla pasta al sugo alla pizza, fino ai piatti più elaborati.
Tuttavia, negli ultimi anni, è emerso un allarme che ha scosso il mondo gastronomico: non tutte le salse di pomodoro presenti sugli scaffali sono fresche come ci si aspetterebbe. Questo articolo si propone di esplorare le insidie nascoste dietro le etichette di questo alimento tanto amato, fornendo utili consigli per fare acquisti consapevoli e garantire la qualità dei prodotti.
Negli ultimi anni, l’approccio degli italiani al cibo è cambiato notevolmente, rendendo i consumatori più attenti alla qualità degli ingredienti. Con la crescente domanda di cibi freschi e genuini, molte aziende hanno cercato di rispondere a questa esigenza, proponendo prodotti che promettono autenticità e freschezza. Tuttavia, dietro queste etichette accattivanti, si nascondono spesso pratiche poco trasparenti.
Un codice da decifrare
Il cuore della questione risiede nel modo in cui le aziende comunicano la freschezza dei loro prodotti. Come segnalato in un recente articolo, la verità sulla passata di pomodoro è spesso racchiusa in un codice che pochi sanno decifrare. Ogni anno, i produttori utilizzano lettere per indicare l’anno di produzione della salsa. Ad esempio, la lettera F corrisponde al 2022, mentre la M indica il 2023. Questo significa che se troviamo una salsa con una lettera diversa, potrebbe essere stata prodotta in un anno precedente.
In aggiunta, è fondamentale prestare attenzione alla serie numerica che accompagna queste lettere. Se il numero varia tra 150 e 290, i pomodori utilizzati sono stati trasformati durante la loro piena stagione, garantendo così una qualità superiore. Al contrario, numeri inferiori o superiori potrebbero indicare una lavorazione avvenuta in periodi meno favorevoli, con pomodori di qualità inferiore.
Un altro aspetto cruciale da considerare è il metodo di conservazione della salsa di pomodoro. Non è raro trovare prodotti immagazzinati per anni prima di essere messi in commercio. Questo non solo influisce sulla freschezza, ma potrebbe anche compromettere il gusto e le proprietà nutrizionali del prodotto finale. È fondamentale, quindi, non solo leggere l’etichetta, ma anche informarsi sulla filosofia aziendale riguardo alla produzione e alla conservazione dei loro prodotti.
Cosa cercare sull’etichetta
Per essere sicuri di acquistare una salsa di pomodoro di qualità, ecco alcuni suggerimenti utili:
- Controlla la lettera: La lettera sull’etichetta indica l’anno di produzione. Fai attenzione a non acquistare salse con lettere che indicano anni precedenti.
- Esamina la serie numerica: Un numero tra 150 e 290 è indicativo di pomodori trasformati nella stagione di raccolta. Numeri al di fuori di questo intervallo potrebbero sollevare dubbi sulla freschezza.
- Leggi gli ingredienti: Assicurati che l’elenco degli ingredienti sia semplice e che non ci siano conservanti o additivi chimici. La migliore salsa di pomodoro dovrebbe contenere solo pomodori, sale e, eventualmente, un po’ di basilico o olio d’oliva.
- Informati sulla provenienza: Molti produttori di alta qualità indicano l’area di origine dei pomodori. Scegliere prodotti da zone rinomate per la coltivazione dei pomodori, come la Campania, può fare la differenza.
- Fai attenzione alle promozioni: A volte, i prezzi stracciati possono essere un campanello d’allarme. Se una salsa di pomodoro è venduta a un prezzo significativamente inferiore rispetto ad altre, potrebbe trattarsi di un prodotto di bassa qualità o di una lavorazione scadente.
