Pensione anticipata, buone notizie: come aggiungere periodi di infortuni e malattie nei contributi

Oggi i lavoratori possono considerare i periodi di assenza per malattia nel calcolo della loro pensione anticipata.

Il sistema previdenziale italiano ha visto importanti cambiamenti negli ultimi anni, con l’obiettivo di garantire una maggiore protezione ai lavoratori in caso di assenze per malattia o infortunio. Una delle novità più significative è la possibilità di includere i periodi di malattia e infortunio nel calcolo dei contributi pensionistici. Questa opportunità rappresenta un passo avanti verso una maggiore equità e tutela dei diritti dei lavoratori, specialmente in momenti difficili.

pensione anticipata come includere malattia infortuni
Ecco cosa devi sapere – ispacnr.it

Dal 2013, l’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) accredita automaticamente i contributi figurativi per i periodi di malattia coperti da indennità. Questo meccanismo permette ai lavoratori di non subire penalizzazioni nel calcolo della loro pensione futura. È essenziale in un contesto lavorativo dove la salute può influenzare notevolmente la carriera di un individuo.

Se il lavoratore non riceve indennità, come può accadere in assenza di un contratto di lavoro attivo, è necessario presentare una richiesta all’INPS. In questo caso, è fondamentale allegare un certificato medico o altri documenti che attestino la malattia o il ricovero. Questo procedimento assicura che anche i periodi di assenza non retribuiti vengano considerati ai fini pensionistici.

Requisiti per l’accredito dei contributi figurativi

Per poter beneficiare dei contributi figurativi durante i periodi di malattia o infortunio, è necessario soddisfare alcuni requisiti fondamentali:

  1. Contributo versato: Il lavoratore deve avere almeno un contributo versato prima dell’inizio della malattia o dell’infortunio.
pensione anticipata come includere malattia e infortuni
Come fare per incliudere malattia e infortuni nella richiesta di pensione anticipata? – ispacnr.it
  1. Durata della malattia: La malattia o l’infortunio devono durare almeno 7 giorni consecutivi.
  2. Certificato medico: In assenza di indennità, è indispensabile presentare un certificato medico che attesti la situazione.

Limiti dei contributi figurativi

È importante notare che, dal 1° gennaio 2012, il periodo massimo di contributi figurativi per malattia o infortunio è fissato a 22 mesi, equivalenti a 96 settimane durante l’intera vita lavorativa. Questo limite è stato introdotto gradualmente, con un incremento che ha visto i periodi massimi crescere nel tempo. Ad esempio, fino al 31 dicembre 1996 il limite era di 12 mesi, mentre dal 1° gennaio 1997 ha iniziato un aumento progressivo fino ai 22 mesi attuali.

Tuttavia, esiste un’eccezione significativa per coloro che diventano permanentemente incapaci di lavorare a causa di un infortunio sul lavoro. In questi casi, i contributi figurativi possono superare il limite di 22 mesi, ma ciò richiede che il lavoratore rinunci alla pensione di inabilità.

Impatto delle recenti sentenze della Corte di Cassazione

Le recenti sentenze della Corte di Cassazione hanno segnato una svolta importante. Prima di queste pronunce, i periodi di malattia e infortunio non venivano conteggiati per il calcolo dei 35 anni di contribuzione “effettiva” richiesti per la pensione anticipata.

Questo cambiamento offre maggiore sicurezza ai lavoratori: ora, per accedere alla pensione anticipata ordinaria, che richiede 42 anni e 10 mesi di contribuzione per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne, non è più necessario escludere i periodi di malattia dal conteggio. Questo rappresenta un passo fondamentale verso una maggiore inclusività nel sistema previdenziale, tenendo conto delle difficoltà che i lavoratori possono affrontare lungo il loro percorso professionale.

Change privacy settings
×