La tassa di successione in alcune circostanze può essere un problema. Ecco come lasciare la casa in eredità al figlio senza pagarla
Lasciare la propria casa in eredità al figlio è un desiderio comune tra molti genitori. Senza ombra di dubbio, è un modo per garantire un futuro più sereno ai propri cari. Però, quando si parla di eredità, spesso ci si scontra con la questione spinosa delle tasse di successione.
Queste possono rappresentare un peso economico non indifferente per gli eredi. Esistono, però, alcune soluzioni legali per evitare o ridurre questo onere, garantendo un passaggio di proprietà più agevole e meno oneroso.
Così eviti di pagare la tassa di successione
La legge italiana prevede specifici casi in cui la tassa di successione non è applicabile o può essere notevolmente ridotta. Il primo aspetto da considerare riguarda l’esenzione che si applica se l’immobile destinato all’erede rientra nella categoria di prima casa. Per ottenere questo beneficio, è necessario che il figlio non sia già proprietario di un altro immobile nello stesso Comune e che soddisfi i requisiti richiesti per l’agevolazione prima casa.
Un’altra opzione per evitare la tassa di successione è quella di donare l’immobile al figlio mentre si è ancora in vita. La donazione è un atto che permette di trasferire la proprietà senza attendere la successione. Però, anche in questo caso, è fondamentale fare attenzione alle imposte collegate. La donazione prevede il pagamento di una tassa proporzionale al valore dell’immobile, ma per i trasferimenti tra genitori e figli ci sono delle agevolazioni. Ad esempio, l’imposta è pari al 4%, ma è prevista una franchigia fino a un milione di euro: sotto questa soglia, non si paga nulla.
Infatti, scegliere la donazione come alternativa alla successione può essere un’ottima soluzione anche per evitare eventuali conflitti futuri tra eredi, soprattutto quando ci sono più figli. Tuttavia, è importante sapere che, in caso di donazione, i figli hanno comunque diritto a una quota legittima dell’eredità, e l’atto potrebbe essere oggetto di contestazione in futuro.
Però, ci sono anche altre soluzioni, come la costituzione di un usufrutto. In questo caso, il genitore mantiene il diritto di abitare la casa o percepire eventuali affitti, mentre la nuda proprietà viene trasferita al figlio. Questo permette di ridurre il valore imponibile dell’immobile e, di conseguenza, abbassare le tasse collegate al trasferimento.
Lasciare la casa al proprio figlio, insomma, senza pagare la tassa di successione non solo è possibile, ma può essere fatto seguendo modalità perfettamente legali e trasparenti. Che si scelga la donazione, l’usufrutto o l’esenzione per la prima casa, è sempre consigliabile affidarsi a un professionista, come un notaio o un consulente fiscale, per evitare errori e garantire un passaggio di proprietà sereno e senza sorprese. Dopo tutto, un gesto d’amore come quello di lasciare un immobile ai propri figli merita di essere fatto nel modo migliore possibile.
