Pensione cambia tutto: in questi casi ti tolgono quella di reversibilità e l’INPS neanche ti avvisa

Una recentissima sentenza della Corte di Cassazione rischia di cambiare totalmente il panorama delle pensioni di reversibilità

Un recente cambiamento normativo potrebbe mettere in difficoltà molti titolari della pensione di reversibilità, con il rischio di perderne il diritto senza alcuna comunicazione ufficiale. La decisione, presa dalla Corte di Cassazione, ha sollevato non poche preoccupazioni tra coloro che dipendono da questo sostegno economico.

Pensioni reversibilità
Novità pensioni reversibilità – (ispacnr.it)

La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza che modifica in modo significativo il trattamento della pensione di reversibilità, con ripercussioni dirette sui beneficiari. Questa misura, pensata per fornire un aiuto economico ai familiari superstiti di un pensionato o lavoratore deceduto, viene solitamente erogata al coniuge, al partner civile, ai figli minorenni o inabili al lavoro e, in alcuni casi, anche a fratelli e sorelle celibi o nubili.

Una sentenza inattesa

Tuttavia, la recente ordinanza della Cassazione (n. 14287 del 22 maggio 2024) ha stabilito che la pensione di reversibilità non può essere considerata una forma di eredità trasmissibile a un secondo livello di beneficiari. Questo significa che se una persona riceve una pensione di reversibilità e successivamente decede, i suoi superstiti non potranno a loro volta beneficiare della stessa pensione.

Sentenza Corte di Cassazione
La sentenza della Corte di Cassazione – (ispacnr.it)

La pensione di reversibilità è solitamente garantita a vita per il coniuge superstite, a meno che non si risposi. Per i figli, invece, la durata varia a seconda di determinate condizioni:

  • Fino a 18 anni per tutti i figli a carico.
  • Fino a 21 anni se frequentano un corso di studi o di formazione professionale.
  • Fino a 26 anni per gli studenti universitari a carico del genitore defunto.
  • A vita per figli inabili al lavoro.

La nuova interpretazione della legge stabilisce che la pensione di reversibilità non può essere trasmessa ai superstiti di chi già ne beneficiava. Questo potrebbe portare a situazioni difficili per coloro che, senza questa entrata, si trovano senza un sostegno economico improvvisamente.

La sentenza della Cassazione ha esaminato il caso di una donna che aveva richiesto la pensione di reversibilità dopo la morte della madre, la quale a sua volta la percepiva per il decesso del marito. La Corte d’Appello aveva accolto la richiesta, ma successivamente la Cassazione ha ribaltato la decisione, dando ragione all’INPS. La motivazione principale è che la pensione di reversibilità spetta solo ai familiari superstiti diretti del titolare originario della pensione, ma non può essere ereditata ulteriormente.

Questa interpretazione potrebbe avere un impatto significativo su molte famiglie che contano su questa forma di supporto economico. Uno degli aspetti più critici è che la perdita della pensione avviene senza una comunicazione ufficiale, il che significa che i beneficiari potrebbero accorgersene solo quando il pagamento non viene più erogato.

Di conseguenza, è fondamentale per chi riceve una pensione di reversibilità informarsi in modo autonomo sui propri diritti e sulle eventuali modifiche legislative che potrebbero influenzare la propria situazione finanziaria.

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