L’INPS non vuole che lo sappia, ma così riscuoti 5 anni in più di pensione: chi può inoltrare la domanda

La consapevolezza dei propri diritti e delle procedure da seguire per accedervi è il primo passo verso una pensione più sicura e dignitosa.

Negli ultimi anni, l’INPS ha introdotto nuove disposizioni che possono rivelarsi fondamentali per molti lavoratori italiani, in particolare per coloro che si trovano in una situazione di precarietà lavorativa o che hanno avuto carriere professionali discontinue.

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Quello che l’Inps non vuole che tu sappia – ispacnr.it

La possibilità di cumulare i contributi previdenziali in diverse gestioni è un’opportunità che può portare a un incremento significativo dell’importo della pensione, permettendo così di guadagnare fino a cinque anni di contribuzione “in regalo”. Ma chi ha diritto a questa agevolazione e come si può procedere per richiedere l’accesso alle prestazioni previdenziali?

L’assegno ordinario di invalidità

L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione economica erogata dall’INPS ai lavoratori che presentano una riduzione della capacità lavorativa a meno di un terzo a causa di un’infermità fisica o mentale. Questa prestazione è rivolta a diverse categorie di lavoratori, inclusi i dipendenti iscritti all’Assicurazione Generale Obbligatoria, i liberi professionisti e i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata.

Per poter accedere a questo sostegno, il richiedente deve soddisfare alcuni requisiti fondamentali:

  1. Accumulare almeno cinque anni di assicurazione e contribuzione.
  2. Di questi, almeno tre devono essere stati versati nei cinque anni precedenti la domanda.

In caso di decesso del lavoratore non ancora pensionato, i familiari possono comunque beneficiare della pensione indiretta, a condizione che il defunto abbia accumulato almeno 15 anni di contributi, oppure 5 anni di cui almeno 3 versati negli ultimi 5 anni.

La realtà lavorativa e la necessità di tutela

Nella realtà lavorativa contemporanea, sempre più persone si trovano a dover alternare periodi di lavoro dipendente a forme di collaborazione libera, come il lavoro autonomo con partita IVA.

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Cosa devi sapere – ispacnr.it

Questo scenario ha reso fondamentale l’introduzione di misure che permettano di tutelare i lavoratori, garantendo loro la possibilità di cumulare i contributi versati in diverse gestioni previdenziali. Questa norma, istituita nel 1959 con la Legge n. 463, mira a garantire che l’assicurazione obbligatoria per invalidità, vecchiaia e superstiti assuma un’impostazione unitaria, comprendendo diverse categorie di lavoratori.

Il Ministero del Lavoro ha recentemente sottolineato l’importanza di valorizzare tutte le posizioni assicurative accumulate nel corso della carriera professionale, indipendentemente dalla loro collocazione temporale. Questo approccio è cruciale per garantire che i lavoratori con carriere frammentate possano accedere a una pensione equa e proporzionata ai contributi effettivamente versati.

Il cumulo contributivo: chiarimenti dall’INPS

In un messaggio del 22 gennaio 2025, l’INPS ha fornito importanti chiarimenti riguardo il cumulo contributivo, regolato dall’art. 22 della Legge n. 613 del 1966. Il cumulo permette di utilizzare i contributi versati in diverse gestioni previdenziali per determinare i requisiti di accesso all’assegno ordinario di invalidità e alla pensione indiretta. Questo significa che i contributi accreditati nel Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti e nelle Gestioni autonome possono essere sommati, facilitando l’accesso alle prestazioni previdenziali.

Questo nuovo orientamento ha superato le indicazioni fornite in precedenza dall’INPS nel messaggio n. 1256/2024, dove si dava maggiore importanza alla distribuzione temporale dei contributi.

Chi può inoltrare la domanda?

La richiesta di cumulo dei contributi può essere inoltrata da tutti coloro che hanno versato contributi in diverse gestioni previdenziali e che soddisfano i requisiti minimi di contribuzione. È fondamentale, però, che il richiedente verifichi la propria posizione contributiva presso l’INPS, per accertarsi di avere accumulato il numero necessario di anni di contribuzione.

La procedura per inoltrare la domanda è relativamente semplice e può essere effettuata online attraverso il portale dell’INPS, dove è possibile compilare il modulo specifico per la richiesta di cumulo.

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