Pensione anticipata 2025, adesso è più facile aumentare l’assegno: come fare e la procedura da seguire per ottenerla
In tema pensioni, ci sono ogni giorno tantissime novità legate agli anni di contributi, all’età anagrafica, alla categoria a cui si appartiene. Riuscire a lasciare il lavoro andando in pensione con un assegno che permetta di mantenere lo stesso stile di vita rappresenta sempre più un miraggio.
![pensione anticipata 2025 come ottenerla](https://www.ispacnr.it/wp-content/uploads/2025/02/pensione-20250207-ispacr.it-min.jpg)
Nel sistema retributivo, infatti, si tiene conto degli stipendi percepiti negli ultimi 5 o 10 anni. Chi, dunque, prima di andare in pensione, ha subito una riduzione dello stipendio oppure ha percepito solo un assegno di disoccupazione, vedrà ridotto anche l’assegno della pensione. Tuttavia, c’è chi è riuscito ad anticipare la pensione pur lasciando per strada qualche euro. Ora, però, c’è la possibilità di chiedere un aumento della pensione anticipata
Pensione anticipata 2025: una nuova speranza
Esiste la possibilità di ricalcolare la pensione per chi ha subito periodi di contributi “svantaggiosi” escludendo dal calcolo della pensione quei periodi di contribuzione che, a causa di una retribuzione più bassa, inciderebbero sul calcolo dell’assegno pensionistico stesso.
![pensione anticipata 2025 come ottenerla](https://www.ispacnr.it/wp-content/uploads/2025/02/pensione-anticipata-20250207-ispacr.it-min.jpg)
A determinare tale possibilità prevedendo, così, un vantaggio per chi ha scelto di andare in pensione in anticipo è statala Corte Costituzionale nella sentenza n. 82 del 2017 con cui è stata dichiarata l’illegittimità costituzionale dell’articolo 3, ottavo comma, della legge 29 maggio 1982, n. 297 stabilendo che “quando il diritto alla pensione sia già sorto in conseguenza dei contributi in precedenza versati, la contribuzione successiva non può compromettere la misura della prestazione potenzialmente maturata, soprattutto quando sia più esigua per fattori indipendenti dalle scelte del lavoratore”.
In base alla sentenza della Corte Costituzionale, il pensionato ha diritto al ricalcolo della pensione escludendo i periodi di contribuzione che si collocano nell’ultimo quinquennio precedente la decorrenza della pensione. L’intervento della Corte di Cassazione punta a proteggere il potere di acquisto dei pensionati che, in questo modo, possono ottenere un assegno più sostanzioso e continuare, di fatto, ad avere lo stesso stile di vita anche con l’addio al lavoro.
E’ importante, però, che il richiedente sia in possesso dei requisiti anagrafici per la pensione di vecchiaia (67 anni) e che abbia scelto di andare in pensione in anticipo sfruttando le occasioni offerte dalla legge. Si tratta di un’occasione particolarmente vantaggiosa per chi, negli ultimi anni della carriera, ha subito, per diverse ragioni, comprese le scelte personali, riduzioni sostanziali della retribuzione che, senza tale possibilità, avrebbero inciso pesantemente sull‘assegno pensionistico.