Il sistema della Naspi è pensato per offrire un supporto temporaneo e limitato nel tempo ai lavoratori disoccupati. Come orientarsi
La Naspi, acronimo di Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, rappresenta un’importante forma di sostegno al reddito per chi ha perso il lavoro. Con l’inizio del 2025, è fondamentale comprendere come vengono calcolati gli importi e quali sono le novità introdotte, in particolare in relazione all’adeguamento al costo della vita e alle modifiche normative.
![Calcolare NASPI](https://www.ispacnr.it/wp-content/uploads/2025/02/Calcolo-tasse-14.2.2025-ispacnr.it_.jpg)
La Naspi è un’indennità di disoccupazione destinata ai lavoratori che hanno perso involontariamente il lavoro, siano essi dipendenti a tempo determinato o indeterminato, e che soddisfano determinati requisiti contributivi. L’indennità è erogata dall’INPS e ha come obiettivo quello di sostenere i disoccupati mentre cercano una nuova occupazione. È importante notare che la Naspi non è un’indennità a vita; viene erogata per un periodo limitato, che può variare in base alla contribuzione.
Calcolo dell’importo della Naspi
Il calcolo dell’importo della Naspi si basa su alcuni parametri chiave, tra cui la retribuzione media mensile imponibile ai fini previdenziali degli ultimi quattro anni e il numero di settimane contributive valide. È importante notare che si tiene conto solo delle retribuzioni che non hanno già generato un’indennità di disoccupazione.
![Importo NASPI](https://www.ispacnr.it/wp-content/uploads/2025/02/Soldi-14.2.2025-ispacnr.it_.jpg)
Per arrivare all’importo mensile della Naspi, si applicano delle percentuali:
- Fino a 1.436,61 euro di retribuzione media, spetta il 75%.
- Per la parte residua, spetta il 25%.
- L’importo totale non può superare i 1.562,82 euro.
Consideriamo un esempio di un lavoratore, chiamato Tizio, che ha lavorato per due anni in un’azienda con una retribuzione di 2.000 euro lordi e per altri due anni in un’altra azienda con 1.500 euro lordi.
Per il calcolo della Naspi:
- 75% di 1.436,61 euro: 1.077,45 euro.
- 25% su 312,04 euro: 78,01 euro.
- Totale mensile per Tizio: 1.155,46 euro.
Un aspetto cruciale della Naspi è il meccanismo di riduzione dell’importo, noto come “decalage”. Questo prevede una diminuzione del 3% dell’indennità a partire dal sesto mese di fruizione. Questo meccanismo è stato introdotto per evitare che l’indennità di disoccupazione fosse percepita come un’alternativa al lavoro.
Continuando con l’esempio di Tizio:
- Per i primi 5 mesi riceverà 1.155,46 euro.
- Dal 6° mese, l’importo scende a 1.120,80 euro.
- Questo processo continuerà fino alla scadenza naturale del beneficio, che è di 24 mesi.
Un ulteriore aspetto rilevante riguarda la tassazione della Naspi. Gli importi riportati in precedenza sono al lordo delle tasse. Infatti, la Naspi è considerata reddito e, pertanto, è soggetta a tassazione (Irpef). L’INPS funge da sostituto d’imposta e applica le trattenute fiscali previste. È importante tenere presente che, in base alle norme vigenti, il beneficiario ha diritto anche alle detrazioni per lavoro dipendente e per familiari a carico.
L’anno 2025 segna anche un adeguamento degli importi della Naspi, in linea con l’andamento dell’inflazione. Questo adeguamento è fondamentale per garantire che il potere d’acquisto dei beneficiari non venga eroso dall’aumento dei prezzi. Ogni anno, l’INPS rivede le soglie di retribuzione e gli importi, rendendo la Naspi più equa e sostenibile per i disoccupati.