Assegno di inclusione a rischio in questo 2025. A febbraio molte famiglie rischiano di non riceverlo, ecco perché.
Con l’arrivo del nuovo anno, molte famiglie si trovano a fare i conti con una situazione inaspettata e tutt’altro che semplice. Il sostegno economico su cui contavano da tempo potrebbe non essere più disponibile, lasciandole in difficoltà proprio nei primi mesi del nuovo anno.

Senza ombra di dubbio, questo scenario sta creando preoccupazione tra i beneficiari dell’Assegno di inclusione, la misura che ha ufficialmente preso il posto del Reddito di cittadinanza dal 1° gennaio 2024.
Assegno di inclusione ecco perché rischi di perderlo
L’Assegno di inclusione è un sostegno economico pensato per le famiglie in difficoltà economica, con particolare attenzione ai nuclei con minori, disabili, anziani over 60 o persone in condizioni di svantaggio sociale. L’importo viene erogato dall’INPS direttamente su una Carta di inclusione ricaricabile, da utilizzare per l’acquisto di beni e servizi essenziali. Però, rispetto al vecchio Reddito di cittadinanza, questa misura prevede criteri di accesso più rigidi e controlli ancora più severi.
Per poter continuare a ricevere l’Assegno di inclusione, è fondamentale avere l’ISEE aggiornato al 2025 e rispettare i requisiti stabiliti dalla normativa. Il valore dell’ISEE familiare non deve superare i 9.360 euro annui, mentre il patrimonio immobiliare, esclusa la casa di abitazione, non può superare i 30.000 euro. Inoltre, il patrimonio mobiliare, ossia i risparmi e i conti correnti, deve essere inferiore a 6.000 euro per un singolo beneficiario, con soglie più alte in base al numero di componenti della famiglia.

Molti cittadini potrebbero non aver ancora aggiornato il proprio ISEE, trovandosi così esclusi dall’erogazione dell’Assegno di inclusione a febbraio. Senza questo documento aggiornato, l’INPS non può procedere con il pagamento, bloccando di fatto l’accredito sulla Carta di inclusione.
Per evitare brutte sorprese, è quindi essenziale verificare la propria posizione e aggiornare l’ISEE il prima possibile. La richiesta può essere fatta online sul portale dell’INPS, tramite un CAF o un patronato. Inoltre, chi non rientra nei requisiti dell’Assegno di inclusione può valutare altre forme di sostegno, come l’Assegno unico per i figli a carico o il Supporto per la formazione e il lavoro, destinato a chi è in cerca di un’occupazione.
Insomma, il nuovo sistema di aiuti economici prevede regole precise e stringenti. Chi non si adegua rischia di rimanere senza alcun supporto economico, con tutte le difficoltà che ne conseguono. Per questo, è importante informarsi e muoversi per tempo, l’ISEE, del resto, ha validità annuale ed è oportuno e necesario che ogni inizio anno venga rinnovato e aggiornato.