Le cartelle esattoriali rappresentano un argomento delicato per molti cittadini italiani, spesso fonte di confusione e preoccupazione.
Con l’introduzione di nuove normative, è fondamentale comprendere come gestire questo strumento di riscossione e, soprattutto, come affrontare la questione della cancellazione delle cartelle esattoriali dopo un certo periodo.

La recente riforma della riscossione, entrata in vigore il 1° gennaio 2025, ha portato con sé molte novità, ma non tutte sono chiare a chi si trova a fare i conti con debiti fiscali. In questo articolo, esploreremo le modalità attraverso cui è possibile cancellare una cartella esattoriale dopo cinque anni e faremo chiarezza su alcuni fraintendimenti comuni.
Discarico automatico vs cancellazione
Con l’entrata in vigore della nuova normativa, è importante distinguere tra discarico automatico e cancellazione delle cartelle esattoriali. Molti cittadini hanno frainteso il discarico come una cancellazione del debito, ma questa interpretazione è errata.
- Discarico automatico: si riferisce alla restituzione della cartella all’ente impositore dopo cinque anni di mancata riscossione. Tuttavia, questa operazione non annulla il debito; semplicemente la responsabilità della riscossione passa all’ente che ha originato il debito stesso.
- Cancellazione: è un processo che può avvenire attraverso l’istanza di autotutela, ma solo se sono trascorsi i termini di prescrizione.
Il Viceministro all’Economia, Maurizio Leo, ha chiarito che la riforma non intende facilitare la vita ai debitori, ma piuttosto permettere agli enti creditori di gestire meglio i propri bilanci.
Cosa succede dopo cinque anni?
Quando una cartella esattoriale non viene pagata entro cinque anni, essa viene “discaricata” e torna all’ente impositore. Questo non implica che il debito venga cancellato; l’ente può decidere di tentare nuovamente la riscossione, affidandolo a un altro agente di riscossione o gestendolo internamente. Di fatto, il discarico consente agli enti di rimuovere l’importo dai loro bilanci, rendendo più agevole la gestione delle risorse.

Le possibilità di cancellazione effettiva di una cartella esattoriale dopo cinque anni dipendono dal concetto di prescrizione. La prescrizione è un istituto giuridico che determina il termine entro il quale un credito può essere legalmente richiesto.
Prescrizione delle cartelle esattoriali
Il termine di prescrizione varia a seconda del tipo di tributo:
- Tributi locali: si prescrivono dopo cinque anni.
- Imposte sui redditi: come l’IRPEF, l’IVA e l’IRES, hanno un termine di prescrizione di dieci anni.
Dunque, se una cartella esattoriale è emessa per il mancato pagamento di tributi locali, essa si prescrive effettivamente dopo cinque anni. È essenziale sottolineare che, una volta scaduto il termine di prescrizione, il contribuente ha il diritto di richiedere la cancellazione della cartella tramite un’istanza di autotutela.
Tuttavia, nel caso in cui la cartella riguardi imposte con termine di prescrizione più lungo, come nel caso delle imposte sui redditi, il contribuente può comunque richiedere un annullamento parziale.
Procedura per la cancellazione
Per procedere alla cancellazione di una cartella esattoriale scaduta, il contribuente deve presentare un’istanza di autotutela. Questa richiesta deve essere indirizzata all’Agenzia delle Entrate Riscossione, specificando il motivo della richiesta e allegando la documentazione necessaria, come copia della cartella e prove del decorso del termine di prescrizione.
È consigliabile inviare l’istanza tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, in modo da avere una prova della ricezione. Una volta inviata, l’Agenzia ha l’obbligo di rispondere entro un termine stabilito.
Nonostante la possibilità di cancellare le cartelle esattoriali scadute, è fondamentale prestare attenzione. Ignorare una cartella o non affrontare il problema può comportare l’aggravamento della situazione debitoria. Inoltre, è possibile che l’ente creditore non accetti la richiesta di autotutela, e in tal caso sarà necessario intraprendere ulteriori passi legali.