“Chiusura immediata”: catastrofe per i clienti Intesa Sanpaolo, fai subito questo o non puoi più prelevare

Brutte notizie per i clienti di Intesa – Sanpaolo: cosa devi fare subito o non potrai più prelevare. Cosa sta accadendo.

Il Piano 2025 di Intesa Sanpaolo sta generando un intenso dibattito tra i clienti e gli osservatori del settore bancario. Questo piano prevede una ristrutturazione radicale della rete di filiali, con chiusure e accorpamenti che lasceranno molti clienti senza punti di riferimento fisici per le loro esigenze bancarie.

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Intesa Sanpaolo, brutte notizie per i clienti: meglio correre a prelevare – Ispacnr.it

La digitalizzazione, adottata come pilastro fondamentale della strategia della banca, è alla base di queste modifiche. Tuttavia, l’implementazione di questo piano solleva preoccupazioni significative, soprattutto per le fasce più vulnerabili della clientela.

Intesa – Sanpaolo, cosa fare subito o non potrai prelevare

Intesa Sanpaolo ha giustificato il suo Piano Territoriale 2025 come un passo necessario per ottimizzare i costi operativi e migliorare l’efficienza. L’idea è quella di ridurre il numero di filiali in favore di un servizio più digitale, che dovrebbe facilitare le operazioni quotidiane per i clienti. La banca ha investito ingenti risorse nella trasformazione digitale, con il lancio di piattaforme come Isybank, che promettono di semplificare l’accesso ai servizi bancari attraverso smartphone e computer. Tuttavia, la realtà è che non tutti i clienti sono pronti ad abbracciare questo cambiamento.

Un aspetto critico è rappresentato dalle persone anziane e da coloro che vivono in aree rurali o montane, dove la connettività internet è limitata. Queste persone si trovano spesso in difficoltà nell’adattarsi a un sistema bancario che richiede competenze digitali. Le chiusure delle filiali comportano che operazioni basilari come prelievi, bonifici e consulenze finanziarie diventino molto più complicate. Per molti, la necessità di spostarsi verso città più grandi per accedere ai servizi bancari potrebbe risultare un onere insostenibile, creando una vera e propria desertificazione bancaria in alcune aree.

Il piano di chiusure non si limita a colpire piccole filiali in paesi remoti, ma sorprendentemente colpisce anche i clienti Exclusive, ovvero quelli con patrimoni significativi che ci si aspetterebbe di trattare con particolare attenzione. Questo ha sollevato interrogativi sulla strategia della banca: come può una istituzione bancaria decidere di chiudere sportelli dedicati a clienti di alto profilo, rischiando di allontanarli in un momento in cui la concorrenza nel settore è sempre più agguerrita?

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Brutte notizie per i clienti Sanpaolo: cosa sta accadendo – Ispacnr.it

La situazione è particolarmente grave per il Piemonte, dove Intesa Sanpaolo ha annunciato ben 19 chiusure e 23 accorpamenti. A Torino, filiali storiche come quella di via Asinari di Bernezzo verranno integrate in altre sedi, mentre sportelli Exclusive subiranno la stessa sorte. La provincia non è da meno, con chiusure che riguardano località come Baldissero, Beinasco e San Maurizio Canavese. In montagna, anche le filiali di Bardonecchia subiranno un ridimensionamento, trasformandosi in semplici sportelli.

Questa strategia di riduzione delle filiali e del personale, pur potendo apparire vantaggiosa dal punto di vista economico, solleva interrogativi sul futuro del servizio clienti. Un’ulteriore preoccupazione è l’adeguatezza dei servizi di assistenza per coloro che non possono o non vogliono abbandonare il contatto umano. Senza un adeguato supporto per i clienti meno avvezzi alla tecnologia, il rischio è di compromettere la fiducia nei servizi bancari e di lasciare una parte della clientela in una situazione di vulnerabilità.

L’approccio di Intesa Sanpaolo alla digitalizzazione e alla razionalizzazione della rete di filiali rappresenta un cambio di paradigma significativo nel settore bancario italiano. Tuttavia, questa transizione deve essere gestita con attenzione per garantire che nessun cliente venga lasciato indietro. La sfida sarà quella di trovare un equilibrio tra efficienza operativa e accessibilità del servizio, per non compromettere il rapporto di fiducia tra la banca e la sua clientela.

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