Insalata in busta, non comprarla se sulla confezioni sono presenti alcuni anomalie: rischi il ricovero e diversi malesseri.
La frenesia della vita quotidiana, i tanti impegni dati dalla famiglia e dal lavoro, spesso portano ad organizzare i pasti in modo affrettato e senza aver cura di scegliere prodotti di qualità. Non a caso tra i prodotti maggiormente venduti e che godono di una certa popolarità ci sono proprio le insalate in busta. I produttori sono diversi e tutti sottoposti a seri controlli di legge, e tante sono le tipologie di ortaggi in vendita.

Tuttavia anche quando si acquista un’insalata in busta è necessario seguire alcuni accorgimenti prima di mangiarla, ma soprattutto occorre prestare attenzione al momento dell’acquisto. Se sulla confezione sono presenti dell’anomalie specifiche occorre accendere diversi campanelli d’allarme e evitare di acquistarla. Il suo consumo potrebbe provocare dei malesseri e nei casi più gravi è possibile anche un ricovero in ospedale.
Ma di che cosa si tratta? Cosa non deve mai esserci sulla confezione di un’insalata per considerarlo buona? Secondo una recente indagine svolta da Il Salvagente le insalate in busta sono da preferire a quelle fresche e questo perché le filiere di riferimento subiscono una serie rigida di controlli. Inoltre è opportuno preferire i prodotti bio che sono garantiti da più punti di vista visto che sono coltivati in assenza di fitofarmaci, pesticidi e simili. Un dettaglio non da poco che a lungo andare ha effetti decisamente positivi sulla salute dei singoli consumatori.
Insalata in busta: ecco quando non va acquistata
Come accertato l’insalata in busta tendenzialmente subisce maggiori controlli di conseguenza è più sicura del prodotto fresco. Inoltre la sua vendita è inflazionata e il consumo è continuativo: insomma un prodotto vincente per i supermercati e anche per i consumatori. Tuttavia quando presenta questo difetto è sempre meglio non acquistarla.

Se la busta dell’insalata scelta è gonfia è preferibile non comprarla. Questo perché l’involucro non sigillato bene potrebbe aver dato accesso a batteri vari. Solitamente il rigonfiamento è provocato da un attacco di batteri, evento più comune di quanto si pensi. Anche le insalate in busta sono soggette a scadenza, perciò quando si acquistano è sempre meglio scegliere quelle che hanno la data più lontana.
Infine il consiglio è quello di consumarla subito dopo l’acquisto e condirla anche con del succo di limone che ha una funzione disinfettante e antibatterica. Mangiare un prodotto avariato, soprattutto se si tratta di alimenti freschi come frutta e verdura, può causare diverse patologie, che non vanno mai sottovalutate.