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Quanto guadagna un notaio: la cifra (choc) del 2025

Quanto guadagna un notaio in Italia nel 2025? La cifra ha lasciato tutti a bocca aperta. Quello che nessuno dice. 

La professione di notaio è una delle più ambite da tutti coloro che posseggono una laurea in Giurisprudenza. La professione notarile è, infatti, tra le più desiderate, non solo per il prestigio sociale che ne deriva, bensì per i guadagni che sono altissimi.

Quanto guadagna un notaio: la cifra (choc) del 2025-ispacnr.it

Tuttavia, il percorso per diventare notaio non è affatto semplice. Come già accennato in precedenza, è necessario infatti conseguire una laurea magistrale in Giurisprudenza e, in seguito eseguire un tirocinio della durata di 18 mesi, al termine del quale, il dottore in Giurisprudenza dovrà prepararsi per il superamento di un concorso pubblico.

Quanto guadagna un notaio: la cifra (choc) del 2025

Proprio perché diventare notaio non è facile, la remunerazione di chi ottiene poi il titolo è molto alta. Occorre preliminarmente dire che, gli introiti di un notaio variano a seconda di diversi fattori, tuttavia, c’è una stima standard che consente di individuare a quanto ammonta il loro guadagno annuale.

Si tratta di un reddito molto alto, che rende la professione del notaio tra le più pagate d’Italia. Come già detto, gli introiti possono variare in relazione a diversi fattori tra cui l’esperienza, il Comune in cui si svolge l’attività di notaio e la mole di lavoro.

Quanto guadagna un notaio: la cifra choc-ispacnr.it

Stando ai dati raccolti si può affermare che il reddito medio di un notaio si aggiri intorno ai 265.000 euro lordi l’anno, l’equivalente di 10.790 euro netti al mese. Si tratta ovviamente di stime, non tutti i notai guadagnano tali cifre. Inoltre bisogna poi considerare che, ciascun notaio deve affrontare i costi per la gestione del lavoro, trattandosi di un autonomo con partita IVA.

Ciascun notaio, infatti, è tenuto all’apertura e al mantenimento della partita IVA, al versamento delle tasse e dei contributi e, anche di una quota mensile per l’affitto o comunque per i costi dello studio. Ma come si diventa notaio? Come già accennato, è necessario aver conseguito la laurea, il passo successivo è lo svolgimento di un praticantato della durata di 18 mesi.

Completata la pratica notarile, è necessario affrontare il concorso pubblico, bandito dal Ministero della Giustizia. Il neo notaio, superato il concorso deve avviare, entro tre mesi dalla pubblicazione della graduatoria, la propria attività nella sede assegnata dal Ministero, in base alla valutazione ottenuta. Lavorare come notaio, non è dunque, così semplice. Per accedere alla professione è, infatti, necessario avere specifici requisiti.

Barbara Leotta

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