Pizza surgelata, stai lontano da queste: sono le peggiori e non costano certo meno

Un’indagine sulle pizze margherita surgelate rivela l’uso di oli vegetali al posto dell’olio extravergine d’oliva. Ecco le peggiori

Le pizze surgelate sono diventate un alimento comune nella dieta degli italiani, grazie alla loro praticità e al prezzo accessibile. Nel 2023, il consumo di pizze surgelate ha raggiunto le 63.500 tonnellate, posizionandosi al quarto posto tra i prodotti surgelati più venduti in Italia, dietro a pesce, verdure e patatine. Tuttavia, dietro questa popolarità si cela un interrogativo cruciale: qual è la vera qualità di queste pizze e quanto rispettano la tradizione culinaria italiana?

Peggiori pizze surgelate
Quali sono le peggiori pizze surgelate? – (ispacnr.it)

Per chi ama la pizza margherita e desidera gustarla anche in versione surgelata, è fondamentale prestare attenzione alle etichette e agli ingredienti. Scegliere un prodotto che si avvicini il più possibile alla preparazione tradizionale può fare la differenza, sia per la salute che per il piacere del palato. Diventare consumatori consapevoli è essenziale per discernere tra ciò che è autentico e ciò che è solo un’illusione di pizza.

L’indagine sulle pizze margherita surgelate

Un recente studio condotto dalla rivista Il Salvagente ha analizzato 14 pizze margherita surgelate disponibili nei supermercati italiani, rivelando risultati allarmanti. Le pizze esaminate si discostano notevolmente dalla ricetta tradizionale, che prevede ingredienti freschi e semplici come:

Indagine pizza surgelata
L’indagine sulle pizze surgelate – (ispacnr.it)
  1. Farina di grano tenero
  2. Lievito di birra
  3. Acqua
  4. Sale
  5. Pomodoro fresco
  6. Mozzarella di bufala o fior di latte
  7. Basilico
  8. Olio extravergine d’oliva

Purtroppo, solo una delle pizze analizzate ha mantenuto l’uso esclusivo dell’olio extravergine d’oliva, mentre ben 11 prodotti hanno utilizzato oli vegetali come l’olio di semi di girasole e, in alcuni casi, l’olio di colza. Questa scelta non solo compromette il valore nutrizionale della pizza, ma influisce anche negativamente sul suo sapore.

Un prodotto che ha destato particolare preoccupazione è la pizza Tre Mulini, marchio di Eurospin, che ha ottenuto un punteggio di 3,9 su 10. Questo prodotto presenta solo il 15% di mozzarella e il 16% di pomodoro, con una combinazione di ingredienti poco salutari. Inoltre, in generale, la quantità di mozzarella e pomodoro nelle pizze analizzate ha mostrato variazioni significative: solo sei pizze hanno superato il 22% di mozzarella e solo quattro hanno raggiunto il 20% di pomodoro. Questi dati indicano che molte pizze surgelate non offrono una dose adeguata degli ingredienti principali, compromettendo il sapore autentico.

Un altro aspetto inquietante è la presenza di zucchero in 9 pizze su 14, un ingrediente che non dovrebbe essere presente in una vera pizza margherita. Inoltre, in cinque campioni, il basilico fresco è stato sostituito da origano, un’erba aromatica che non può replicare il sapore fresco e aromatico del basilico.

Il test ha valutato le pizze in base a vari parametri, penalizzando la presenza di ingredienti non tradizionali e additivi chimici. I punteggi sono stati assegnati in base alla distanza dalla ricetta classica, con punteggi più bassi per le pizze con un numero elevato di ingredienti aggiuntivi. Oltre alla già citata Tre Mulini, anche la pizza Buitoni La Alta ha ottenuto un punteggio di 5, segnalando l’uso di olio di colza e zucchero, con una percentuale di mozzarella ferma al 15% e pomodoro al 25%.

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