Mentre ci si avvicina alla fine di aprile, l’attenzione rimane alta su chi sarà fortunato e chi rimarrà escluso da questa misura di supporto.
Il 2025 si preannuncia come un anno cruciale per molte famiglie italiane in difficoltà economica, grazie alla misura “Carta Dedicata a Te”. Questo programma, concepito per sostenere i nuclei familiari con un contributo economico, prevede l’erogazione di ricariche extra a fine mese. Tuttavia, non tutti i richiedenti potranno beneficiarne.

Con l’arrivo di aprile, si attende l’emanazione del decreto attuativo che definirà le modalità per l’assegnazione dei fondi, mentre molti si chiedono chi sarà incluso e chi resterà escluso.
Dettagli sulla Carta Dedicata a Te
La “Carta Dedicata a Te” è stata introdotta come misura di assistenza sociale, offrendo un contributo complessivo di 500 euro a famiglia, erogato tramite carte prepagate fornite da Poste Italiane. Questa iniziativa, già attiva nel 2024, ha permesso a molte famiglie di ricevere supporto economico per l’acquisto di beni di prima necessità, come alimenti e carburanti. Tuttavia, il nuovo anno porta con sé sfide e limitazioni, in particolare per quanto riguarda i fondi disponibili.
Nel 2024, i requisiti per accedere a questa misura prevedevano l’iscrizione all’Anagrafe della Popolazione Residente e un indicatore ISEE non superiore ai 15.000 euro annui. Questo ha consentito a diverse famiglie in difficoltà di ricevere il supporto necessario per affrontare le spese quotidiane. Il decreto del 4 giugno 2024 ha specificato che il contributo può essere utilizzato solo per beni alimentari essenziali e carburanti, escludendo le bevande alcoliche e altri beni non necessari.
Budget e limitazioni per il 2025
La legge di bilancio per il 2025 ha confermato l’importanza di queste misure, ma ha anche ridotto il budget a disposizione. Sebbene l’iniziativa rimanga attiva, il fondo per il 2025 è inferiore rispetto all’anno precedente, il che potrebbe tradursi in un importo di sostegno più basso e, di conseguenza, in un numero ridotto di famiglie beneficiarie. Un incremento di 500 milioni di euro è stato previsto per l’acquisto di beni di prima necessità, ma con una distribuzione più limitata.

Un aspetto interessante è che i fondi non utilizzati dalle prepagate assegnate nel 2024 potrebbero essere ricaricati per coloro che hanno utilizzato il contributo. Gli importi non spesi torneranno al Ministero dell’Agricoltura, e il monitoraggio delle risorse residue è previsto per il 20 aprile 2025. Questo significa che le famiglie che hanno utilizzato integralmente le risorse precedenti potrebbero ricevere un ulteriore supporto.
Criteri di assegnazione delle ricariche
Per quanto riguarda l’assegnazione delle nuove ricariche, la priorità sarà data ai nuclei familiari con almeno tre componenti, di cui almeno uno minore. Questo criterio è cruciale per garantire che le famiglie più vulnerabili siano assistite. La lista dei beneficiari idonei è già stata predisposta dai Comuni, seguendo criteri specifici come l’indicatore ISEE e la presenza di minori. Tuttavia, le famiglie che ricevono indennità di disoccupazione o altri sussidi non potranno accedere a questa misura, creando un’ulteriore distinzione tra i beneficiari.
Un ulteriore elemento da considerare è la recente modifica che consente di ripresentare la dichiarazione sostitutiva unica (DSU) escludendo i titoli di Stato fino a 50.000 euro. Questa novità potrebbe consentire a molte famiglie di abbattere il proprio ISEE, migliorando le possibilità di accesso alla “Carta Dedicata a Te”.
Le famiglie in difficoltà economica sperano che i fondi disponibili possano davvero fare la differenza nella loro vita quotidiana, mentre le incertezze sul budget e sull’assegnazione rendono la situazione complessa e difficile.